Pescara, brucia la Pineta Dannunziana. Marsilio: “Dietro c’è la mano dell’uomo”

di Redazione

“Ci sono fronti aperti in ogni provincia”. La Regione ha chiesto mezzi e risorse a Roma. Treni con ritardi di oltre 400 minuti sulla ferrovia adriatica, caselli autostradali chiusi, automobili bloccate per ore sulle statali e sulle strade interne. Pesantissimi gli effetti sulla viabilità a causa degli incendi che stanno letteralmente mettendo in ginocchio gran parte dell’Abruzzo. Anche la Tua, azienda unica del trasporto abruzzese, ha dovuto modificare i servizi di collegamento, in particolare per i roghi che hanno interessato Pescara e Fossacesia (Chieti). – continua sotto – 

Scene drammatiche a Pescara per un incendio che sta devastando la zona sud della città e in particolar modo la Pineta Dannunziana e i colli vicini con tre punti di innesco differenti. Le fiamme hanno raggiunto le abitazioni e si è verificato il fuggi fuggi dalle spiagge: le scintille spinte dal vento hanno fatto incendiare le palme degli stabilimenti balneari. Un disastro di proporzioni inimmaginabili. “Sembra che ora gli incendi siano sotto controllo”. Lo dice il sindaco di Pescara, Calo Masci, mentre proseguono le operazioni di spegnimento da parte di Vigili del Fuoco, canadair ed elicotteri. – continua sotto – 

“Questa zona della Pineta è riserva integrale ed è completamente distrutta. Viene da piangere a guardarla. I danni ambientali sono incalcolabili. Qui ci sono le radici di Pescara. Questo è il cuore della città, il suo polmone verde e oggi lo vediamo distrutto”. Così, all’Ansa, il sindaco di Pescara, Carlo Masci, davanti al comparto 5 della Riserva naturale Pineta Dannunziana, mentre l’area è invasa dal fumo e le operazioni di spegnimento vanno avanti. “Essendo riserva integrale, è un’area non sottoposta a manutenzione e il sottobosco ha bruciato rapidamente – spiega – Le fiamme hanno interessato anche il comparto 4 della Riserva, dove è andata distrutta anche una casetta in legno di proprietà del Comune”. – continua sotto – 

La Procura di Pescara ha già aperto un fascicolo. Ed è emergenza senza fine nel Pescarese. Oltre a quello di Pescara, sono in corso numerosi incendi che coinvolgono gran parte del territorio provinciale. Un rogo sta creando particolari problemi a Farindola (Pescara): sono state evacuate 31 persone e un ristorante. Incendi sono in corso anche a Penne, Bolognano, Caramanico, Città Sant’Angelo e San Valentino in Abruzzo Citeriore. I Vigili del Fuoco del Comando provinciale hanno richiamato in servizio tutto il personale disponibile e stanno utilizzando ogni mezzo a disposizione, ma fanno fatica a gestire le tante richieste di intervento e i centralini sono in tilt. “Una giornata drammatica”, dice all’Ansa il presidente della Provincia di Pescara, Antonio Zaffiri, che dal Centro coordinamento soccorsi (Ccs) in Prefettura sta seguendo le operazioni.  – continua sotto – 

Numerosi incendi sono in corso sul territorio comunale di Ortona. Diversi i focolai che stanno interessando varie contrade della cittadina. Fiamme dalla costa alle campagne. Uno dei roghi, nel centro urbano, sta lambendo il cimitero. Gli incendi minacciano le abitazioni. Centinaia le persone fuori casa. Problemi anche al canile: la struttura probabilmente dovrà essere evacuata e si cercano stalli per i cani ospitati. Strade impraticabili e disagi in vari punti della città. Vigili del Fuoco, Protezione civile e volontari in azione. Sta facendo discutere il fatto che, nonostante la situazione difficilissima, in piazza sia in corso il concerto di Max Gazzè. – continua sotto – 

Incendi anche nel Teramano – Proseguono senza sosta anche le operazioni per spegnere i diversi incendi sul territorio teramano. A preoccupare maggiormente, al momento, è la situazione che si registra ad Altavilla, nel Comune di Montorio, dove una squadra del comando dei vigili del fuoco dell’Aquila sta intervenendo per un incendio di bosco e sterpaglie e dove si è reso necessario evacuare la popolazione, costituita da circa 60 persone. Mentre le squadre del comando di Teramo sono impegnate in numerosi interventi a Sant’Omero, nelle frazioni di Sardinara e Villa Ripa di Teramo e sulla Bonifica del Salinello nel comune di Sant’Omero, dove sta operando anche una squadra di vigili del fuoco del comando di Ascoli Piceno. Sempre i vigili del fuoco sono riusciti a evitare il peggio a Fontanelle di Atri, dove le fiamme hanno interessato una zona compresa tra il campo sportivo e la frazione atriana e dove l’azione di spegnimento dell’incendio è risultata particolarmente difficile in quanto le fiamme si sono pericolosamente avvicinato al centro abitato. Solo l’opera del personale operativo, con la collaborazione offerta da alcuni agricoltori che hanno creato dei solchi sul terreno per arginare l’incendio, ha fatto sì che le abitazioni non fossero raggiunte dalle fiamme. Impegnativo anche l’incendio di sterpaglie che i vigili del fuoco hanno dovuto affrontare a Mosciano Sant’Angelo, dove le fiamme hanno minacciato alcuni fabbricati e la linea ferroviaria Teramo-Giulianova. Inoltre fin da questa mattina sono proseguite le operazioni di spegnimento dell’incendio di sterpaglie a Piancarani di Campli, dove sono state impegnate una squadra di vigili del fuoco e diverse squadre di volontari Aib. A Valle Castellana, invece, è stato inviato un Dos (Direttore delle operazioni di spegnimento) per coordinare l’intervento di un Canadair ed una squadra di volontari Aib per lo spegnimento di un bosco di castagno e faggio. – continua sotto – 

Marsilio: “Dietro ai roghi c’è la mano dell’uomo” – “Abbiamo avuto come dire un attacco sistematico con decine di focolai in tre province. Ovviamente non è per niente casuale ed è inutile pensare che si tratti solo di casualità di natura. Quando accade questo nei giorni di maggior caldo e vento e in maniera così sistematica e scientifica in punti di difficile accesso con difficoltà per spegnere è chiaro che c’è quasi sempre la mano dell’uomo dietro e spero che le indagini e la magistratura e gli inquirenti facciano uno sforzo importante per assicurare alla giustizia questi delinquenti che mettono a rischio vite umane oltre a distruggere un patrimonio ambientale preziosissimo. A Pescara è stata aggredita la Pineta Dannunziana e una delle nostre principali e pressione zone paesaggistiche. Ma non solo a Pescara danni visto che il sindaco ci ha detto che ci sono 50 persone da sistemare. Stato di calamità? Vedremo. Ora pensiamo a spegnere gli incendi”. Così il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio all’Ansa al termine della riunione presieduta in Prefettura a Pescara. IN ALTO IL VIDEO

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