Aversa, Melillo: “Chi mi critica dimentica il Covid e fondi zero”

di Antonio Arduino

Aversa (Caserta) – Il rimpasto nella giunta Golia sembra essere l’argomento preferito delle discussioni nei circoli aversani dove sì sussurrano anche i nomi dei possibili successori degli assessori da cambiare. ln particolare, il cambio più gettonato è quello dell’assessore alla Cultura, Luisa Melillo, considerata l’esponente dell’esecutivo che meno ha realizzato in questi anni di amministrazione cosicché la sua sostituzione dovrebbe essere inevitabile. – continua sotto –

Le voci sono giunte all’orecchio dell’assessore che, stando a quando dichiara in una nota, non solo dovrebbe rimanere al suo posto, qualunque sia l’eventuale rimpasto della giunta, ma difende il suo operato rispondendo ai suoi detrattori in maniera chiara ed inequivocabile. “Pur non essendo un politico, – sostiene Melillo – mi rendo conto delle situazioni e oramai sono abituata alle voci che puntualmente vengono fuori all’interno di dialettiche cui sono estranea. Io continuo a lavorare a testa alta secondo un percorso condiviso con il sindaco Golia e l’Amministrazione comunale. Considerando l’anno orribile che abbiamo vissuto, sono soddisfatta di ciò che abbiamo costruito e delle solide fondamenta gettate per il rilancio culturale di Aversa. Il protocollo di intesa per il Museo della Legalità con il Mann, il più grande Museo Archeologico del mondo, e il lavoro di scelta dei materiali da esporre e di elaborazione in corso del progetto scientifico insieme con gli archeologi del museo napoletano; l’accordo con il Centro Europeo dei Mestieri del Patrimonio Villa Fabbris, uno dei più importanti d’Europa, per costituire all’ex Pime, il primo nell’Italia meridionale, un centro per la formazione dei giovani che si occuperanno del recupero del patrimonio artistico e monumentale non solo di Aversa; le linee guida per le celebrazioni del Millennio e i contatti stabiliti con i maggiori esperti internazionali di studi normanni per la costituzione del comitato scientifico. E ancora: la presentazione in anteprima internazionale da parte dei conservatori del Getty Museum di Los Angeles del restauro della celeberrima scultura in bronzo del Satiro Ebbro della Villa dei Papiri di Ercolano nel corso degli Incontri del Venerdì all’ex Macello; il Festival Jommelli Cimarosa e L’Altro Festival che hanno caratterizzato con grande partecipazione di pubblico non solo aversano il mese di giugno. Ma non voglio fare l’elenco dei progetti e degli eventi che ho curato”. – continua sotto –

“Abbiamo ricostruito – continua Melillo – il rapporto con le tante associazioni della città, accogliendo e condividendo progetti di grande valore, limitando chi cercava solo un posto al sole come nel passato, ma questa è un’altra storia che sarebbe interessante approfondire. Non mi sembra poco, ma ovviamente si può fare sempre di più e meglio. Mi farebbe piacere sapere da chi critica solamente cosa sarebbe stato capace di fare nell’anno del Covid che, ricordo, non si è ancora concluso purtroppo e che inevitabilmente ha compromesso qualsiasi forma di attività culturale e sportiva. Così come avrei piacere di sapere cosa avrebbero fatto avendo a disposizione zero fondi per cultura e turismo. È veramente triste assistere a queste polemiche artificiose e ad attacchi personali da parte di chi volutamente dimentica il Covid e la devastazione non solo economica che ha portato, ma si sa che è facile sentenziare trovandosi al di là della barricata senza il peso delle responsabilità. Se poi queste persone ritengono di avere una credibilità professionale internazionale per bussare alla porta dei principali musei, istituti e centri di ricerca, persone che contano nell’ambito culturale ed essere accolti con entusiasmo si facciano pure avanti e chiedano ufficialmente al sindaco Golia la mia revoca”. – continua sotto –

“Forse mi sbaglierò, – incalza l’assessore – ma coloro che fanno circolare queste voci o puntualmente attaccano il mio assessorato, direttamente o indirettamente, in gran parte sono persone che in passato distribuivano incarichi sempre agli stessi amici (i documenti sono lì, basta cercarli, ad esempio, sull’albo pretorio e leggere) oppure oggi cercano un posto al sole in virtù di relazioni personali e/o prospettive elettorali. Mi rendo conto che l’opposizione fa l’opposizione anche se spesso, da parte di alcuni, in modo scorretto e menzognero. Nello stesso tempo, se, eventualmente, anche nella maggioranza ci fosse qualcuno che avesse obiezioni sul mio incarico, credo che il confronto aperto con il sindaco e con me sia la migliore opzione. Io sono estranea a tutte le strategie pseudo politiche e ricopro il ruolo di assessore solo per il mio curriculum professionale e scientifico. Svolgo la mia attività per spirito di servizio e perché davvero credo nelle potenzialità di Aversa e nelle opportunità di sviluppo che possono generarsi”.

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