Campania in zona arancione da lunedì 19 aprile: cosa si può fare e cosa no

di Redazione

Da lunedì 19 aprile la Campania passerà in zona arancione dopo sei settimane “in rosso”. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato l’ordinanza ieri sera. A seguire ecco cosa cambia in tema di restrizioni. Resta in vigore il coprifuoco dalle ore 22 alle 5 del mattino. Gli spostamenti sono liberi nel proprio comune di residenza. Mentre ci si può spostare in altri comuni solo per motivi di lavoro, urgenza e salute con l’autocertificazione. – continua sotto – 

Riaprono in presenza le scuole di ogni ordine e grado fino alla terza media, mentre le superiori fino al 50%, il resto in Dad. I negozi sono tutti aperti, i centri commerciali fino al venerdì, chiusi nel fine settimana, a parte i settori alimentari e tabaccai. Riaprono anche parrucchieri, barbieri e centri estetici. Ristoranti e bar rimangono aperti fino alle ore 22 soltanto per l’asporto e la consegna a domicilio. I bar, invece, restano aperti fino alle 18 soltanto per l’asporto e fino alle 22 per la consegna a domicilio. – continua sotto – 

Con una sua ordinanza, inoltre, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, dispone che, a decorrere dal 19 aprile e fino al 15 maggio, l’apertura degli esercizi commerciali e dei servizi alla persona (barbieri, parrucchieri, estetisti) è permessa, al fine di agevolarne la fruizione dilazionata da parte degli utenti, in deroga ad eventuali disposizioni più restrittive, dalle ore 7 alle 21.30 e senza obbligo di chiusura domenicale o settimanale, fermo il rispetto della normativa a tutela dei lavoratori dipendenti. – continua sotto – 

Gli alberghi sono aperti: chi pernotta può anche mangiare al ristorante interno alla struttura. Si può fare attività motoria solo all’interno del proprio comune di residenza e anche attività sportiva purché all’aperto e in forma individuale. Piscine, palestre e centri sportivi restano chiusi. – continua sotto – 

Si può andare nelle seconde case, ma soltanto il nucleo familiare, e la casa deve essere disabitata. Si può andare da parenti o amici, ma soltanto una volta al giorno, al massimo due adulti con minori di 14 anni. Se si abita in un comune con meno di 5mila abitanti si può andare in altro comune ma non nel capoluogo di provincia nel caso si debba acquistare un prodotto che non è in vendita nel proprio comune.

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