Aversa, commissioni e dissidenti: dalla maggioranza “conati di democrazia”

di Nicola Rosselli

Aversa (Caserta) – Ci vuole una bella faccia tosta per sottoscrivere un comunicato stampa come quello che hanno redatto i dodici consiglieri di maggioranza (Angelino, Alma, Andreozzi, Cesaro, Diana, Fiorenzano, Girone, Innocenti, Menale, Romano, Sagliocco, Scuotri) qualche giorno fa. La stitica maggioranza (definita tale solo perché si mantiene sul voto del sindaco) ha stigmatizzato la permanenza dei sette consiglieri dissidenti nelle commissioni consiliari. – continua sotto –

Le motivazioni addotte (lasciatemelo dire) sono da nausea: “Continuano a lavorare per rallentare l’azione di rilancio amministrativo, d’altro lato, invece, noi, che con grande rispetto delle prerogative delle minoranze, con le dimissioni del consigliere Angelino dalla commissione trasparenza, rendiamo agibile la doverosa attività di controllo così come previsto dai regolamenti consiliari. Ed è nel medesimo interesse che chi sedeva nei banchi di maggioranza, pur non avendo mai fatto sentire il proprio apporto propositivo, dovrebbe dimettersi dalle commissioni consiliari per consentire alle stesse di essere vero strumento di supporto agli atti amministrativi che questa maggioranza produce senza voler escludere dal dibattito la nuova minoranza”. – continua sotto –

“Al momento – continuava il comunicato – non è possibile in quanto in alcune commissioni non vi è la giusta proporzionalità di tutti i gruppi consiliari. Auspichiamo che i paladini dell’inquisizione e della verità assoluta rivedano questa posizione per riconsegnare alla maggioranza uno strumento utile per portare avanti gli indirizzi del Governo locale e gli atti di programmazione e pianificazione che competono al massimo organo collegiale che è il Consiglio Comunale. Qualora così non fosse, dobbiamo prendere atto che è tutto frutto di una strategia tesa a paralizzare, così come si sta provando a fare per gli uffici, anche le commissioni, cercando di rallentare anche il lavoro preparatorio delle Commissioni Consiliari. Fare opposizione non significa bloccare, ma controllarla e arricchire l’azione amministrativa. Ad oggi registriamo una minoranza che ha optato per la linea dell’ostruzionismo, auspichiamo però di essere smentiti dai fatti”. – continua sotto –

Insomma, parlano di rispetto della democrazia persone che questo termine hanno messo sotto i piedi. Persone che hanno saltato da una parte all’altra della barricata, cambiando casacca senza colpo ferire, senza pensarci due volte. Persone i cui assessori non si presentano in commissione e, poi, decidono senza tenere conto di quello che i consiglieri hanno indicato nelle stesse commissioni. Consiglieri, quindi, che accettano passivamente le decisioni adottate da una giunta sopra le proprie teste, sovvertendo quelle che sono regole basilari della rappresentanza, si lamentano perché sette consiglieri (quasi la metà della vecchia maggioranza, e questa la dice lunga sulla legittimazione popolare dell’attuale gruppo che sostiene il sindaco e che maggioranza non è) non lasciano libere poltrone sulle quali sono seduti dopo essere stati votati. Conati di democrazia.

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