Covid, Iss: “Rafforzare restrizioni per fermare variante inglese”. Europa preme per vaccini “aggiornati”

di Redazione

Mentre esplode la bufera sulla chiusura in extremis degli impianti sciistici (leggi qui), l’Istituto superiore di sanità raccomanda di alzare le restrizioni in tutto il Paese per frenare la diffusione della variante inglese. L’Europa, intanto, cerca di accelerare sulle procedure di autorizzazione proprio per i vaccini adattati alle varianti. – continua sotto – 

Considerata la circolazione nelle diverse aree del Paese “si raccomanda di intervenire al fine di contenere e rallentare la diffusione della variante VOC 202012/0, rafforzando/innalzando le misure in tutto il paese e modulandole ulteriormente laddove più elevata è la circolazione, inibendo in ogni caso ulteriori rilasci delle attuali misure in atto”. E’ quanto afferma l’Iss nello studio di prevalenza della variante inglese in Italia, relativo alla indagine svolta lo scorso 4-5 febbraio. – continua sotto – 

Centro europeo controllo malattie: rischio alto per varianti – A causa delle varianti il rischio associato a un’ulteriore diffusione del Covid nell’Ue è “attualmente valutato come alto-molto alto per la popolazione complessiva e molto alto per gli individui vulnerabili”. Lo scrive l’Ecdc (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie) nella sua analisi del rischio aggiornata. I paesi dovrebbero accelerare le campagne di vaccinazione, raccomanda l’Agenzia, poiché le varianti hanno “maggiore trasmissibilità” e potrebbero “determinare una maggiore gravità della malattia”, e “i vaccini con licenza esistenti” potrebbero essere “solo parzialmente o in gran parte meno efficaci”. – continua sotto – 

Austria chiede covid-test ai camionisti: coda di 40 chilometri al Brennero – E’ caos al passo del Brennero dopo che l’Austria ha preteso il tampone anti Covid non superiore alle 48 ore prima di superare la frontiera: sulla A22 si è così formata una coda di Tir verso Bressanone di 40 chilometri . Gravi disagi per i camionisti che devono affrontare una temperatura di 10 gradi sotto lo zero. Intervenuto anche il nostro ministero dei Trasporti che ha istituito un “filtro” a Verona per evitare di far proseguire mezzi non in regola. – continua sotto – 

Crisanti: “Un lockdown per fermare le varianti, zone rosse sono morbide” – Il virologo Andrea Crisanti, di fronte al diffondersi delle varianti del Covid, lancia l’allarme. “Bisognava fare il lockdown a dicembre mentre ora siamo nei guai”. La soluzione sarebbe “un lockdown duro subito per evitare che la variante inglese abbia effetti devastanti come in Inghilterra, Portogallo e Israele”. Dove si trovano le varianti brasiliana e sudafricana servono chiusure stile Codogno, non le zone rosse troppo morbide”, aggiunge. – continua sotto – 

Spallanzani: “Non un lockdown totale, ma chiusure chirurgiche” – “Non si tratta di aggravare le misure, ma applicare con severità le misure che abbiamo. Un lockdown totale secondo me non serve, ma bastano lockdown chirurgici laddove se ne verifichi la necessità”. E’ quanto afferma il direttore sanitario dell’Istituto Spallanzani di Roma, Francesco Vaia, lanciando un appello ai cittadini: “Applichiamo ancora le regole, così guadagniamo spazi di libertà. Non ci fate più vedere scene di assembramenti”.

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