Orta di Atella, S&D ai commissari: “Manca anche ordinaria amministrazione”

di Redazione

L’istituzione della Zona Rossa ha gettato in uno stato di profonda angoscia la cittadinanza ortese. Non solo per i numeri allarmanti del contagio da Covid-19, che aumentano a dismisura, ma, soprattutto, perché l’intera cittadina si sente abbandonata, in totale solitudine, nella lotta contro questo pericolo “oscuro”. Avevamo chiesto, in tempi non sospetti, un cambio di passo all’attività della commissione, che regge le sorti del governo cittadino. Avevamo chiesto ai commissari di far sentire in modo forte la presenza dello Stato, pure, attraverso un confronto con le forze politiche, sociali e culturali presenti sul territorio. Quelle non implicate nel provvedimento di scioglimento ex art. 143 T.U.E.L.. 

Un confronto che avrebbe, semplicemente, il fine di tracciare un percorso operativo, nella soluzione delle spinose questioni irrisolte sul nostro territorio. Prendiamo, tristemente, atto, invece, che, tranne qualche timida iniziativa, non si sta amministrando, nemmeno, l’ordinario. Ed Orta non avrebbe bisogno, soltanto, dell’ordinario. Non è un caso se c’è (o, almeno dovrebbe esserci) la Commissione Straordinaria. Già, in occasione della prima ondata dell’emergenza sanitaria ed in previsione della seconda (tutti sapevano che sarebbe avvenuta in questo periodo), abbiamo avanzato una serie di proposte per fare sentire la vicinanza dello Stato ai cittadini. Avevamo chiesto la riduzione delle tasse per le attività colpite dalla crisi. Nei giorni scorsi, invece, sono regolarmente arrivate le cartelle con tariffe “piene”.

Avevamo chiesto l’istituzione e l’operatività della Protezione civile (tuttora sulla carta) e l’istituzione di un numero telefonico dove i cittadini, disperati e disorientati dal susseguirsi di notizie spesso destituite di ogni fondamento, potessero rivolgersi semplicemente per chiedere adeguate informazioni, cui hanno sacrosanto diritto. Anche semplicemente per chiedere se è possibile recarsi al proprio posto di lavoro. Avevamo chiesto un responsabile dei servizi sociali e ci ritroviamo gli uffici completamente sguarniti. Comprendiamo benissimo le difficoltà in cui le commissarie si sono trovate ad operare. Pensiamo, però, che lo Stato ha tutti gli strumenti per poter intervenire nei momenti di emergenza in maniera rapida ed incisiva. Si chieda al Prefetto o al Ministero competente di applicare temporaneamente “organico” al comune di Orta. Si chieda alla Regione di inviare unità operative di Protezione civile. Si istituisca un numero di telefono per dare delucidazioni ai cittadini. Si costituisca un coordinamento con la Caritas diocesana per cercare di intervenire tempestivamente nei confronti dei meno fortunati. 

Vi vorremo, pure, più presenti. Tutto sommato, non chiediamo tanto! Sono molte le iniziative che possono essere intraprese, sperando di superare positivamente ed in tempi rapidi questa fase di grave emergenza. Per, poi, magari avere anche l’opportunità di un confronto su quanto possa essere fatto per dare un segnale di cambiamento rispetto al passato. Un po’ come sta facendo la commissione straordinaria insediatasi a Sant’Antimo. È inutile, infine, ribadire, ancora una volta, tutta la nostra disponibilità a qualsiasi forma di collaborazione e di sostegno, per contribuire con le istituzioni locali nella lotta alla diffusione della pandemia e nell’attività di assistenza sul territorio. Rivolgiamo un appello alla cittadinanza tutta affinché, con grande senso di responsabilità, segua le direttive delle autorità preposte per frenare il contagio. Tutti insieme ed ognuno per la propria parte riusciremo a superare questa ennesima sfida. Ne usciremo più forti di prima. 

Associazione Socialisti & Democratici per Orta di Atella

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