Coronavirus, 223 nuovi positivi e 15 morti. L’ira di Zaia su Veneto: “Comportamenti sconsiderati”

di Redazione

Secondo i dati aggiornati dal ministero della Salute, nelle ultime 24 ore in Italia sono stati registrati 223 nuovi casi di positività al coronavirus. I contagi sono quindi in lieve risalita rispetto a giovedì, quando erano stati 201. Le vittime sono 15 a fronte di 384 guariti. Le terapie intensive scendono sotto le 80 unità. Dei nuovi casi 115 sono in Lombardia. Dai dati del ministero emerge che le 15 vittime si sono registrate in 6 regioni: Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Veneto, Toscana e Lazio. Sono invece solo 2, oltre alla provincia di Bolzano, le regioni che non fanno segnare nuovi casi: si tratta delle Marche e del Molise.

Veneto, Zaia: “Ordinanza per inasprire restrizioni” – Il governatore del Veneto Luca Zaia ha annunciato per lunedì una nuova ordinanza restrittiva “per inasprire le regole” sulla prevenzione del contagio del Covid. La decisione di Zaia arriva alla luce di assembramenti e “comportamenti sconsiderati di troppe persone” evidenziatisi in questi ultimi giorni. “Continuando di questo passo non dobbiamo porci la domanda se il virus tornerà in ottobre, perché l’abbiamo già qui” ha detto il governatore. “Ai comportamenti irresponsabili di qualcuno, si aggiungono gli altri che abbiamo conosciuto in queste ore”, ha sottolineato. “Sta accadendo quello che vi avevo preannunciato. Siamo passati da rischio basso a rischio elevato, l’R0 è risalito a 1,63. Eravamo a 0,43”, ha osservato. “Fosse per me, di fronte a certi comportamenti prevederei la carcerazione. E’ essenziale che a livello nazionale si prenda in mano il dossier, mettendo in fila le questioni con un Dpcm o con un provvedimento del ministro Speranza”. “La legge prevede una multa di 1.000 euro in caso di fuga dall’isolamento sanitario: mi sembra ridicolo – ha dichiarato Zaia -. E ritengo che sia fondamentale il ricovero coatto, così come è necessario essere severissimi con gli isolamenti sanitari. Io ho dato disposizioni ai Sisp di tolleranza zero e, se ci sono elementi, di procedere alla denuncia. Non possiamo permetterci la diffusione del virus per l’irresponsabilità di qualcuno. Quello che è accaduto, è gravissimo”. “Di tutto questo ne parlerò con Bonaccini in conferenza dei servizi, perché siamo i primi a sperimentare una vicenda del genere, inquietante”, ha aggiunto. “C’è un cittadino che torna il 25 di giugno da una trasferta di lavoro in Serbia insieme ad altre persone”, risulta “positivo al tampone” e “rifiuta il ricovero”. Per casi come questo, ha spiegato Zaia, “il ricovero deve essere coatto”.

Roma, tamponi a tappeto nella comunità del Bangladesh – Da lunedì si effettueranno a Roma tamponi a tappeto ai componenti della comunità del Bangladesh. Lo comunica l’assessore alla Sanità del Lazio Alessio D’Amato. “Sono stati avvisati i medici di medicina generale ed è stato contattato l’Amministratore delegato di Aeroporti di Roma per rappresentare l’esigenza di stringere i controlli sulle provenienze dal Bangladesh. E’ necessario garantire al quarantena per chi proviene dal Bangladesh”, sottolinea D’Amato. La Regione invita la comunità bengalese a recarsi presso il drive in in via Nicolò Forteguerri, nella zona sud di Roma, per eseguire i tamponi. Ai casi di positività registrati nella comunità nei giorni scorsi, e che hanno portato alla chiusura di due locali a Fiumicino, nella Asl Roma 2 si registra, oltre a un bimbo di 10 mesi positivo rientrato dal Pakistan, anche un caso al Policlinico Casilino di un uomo rientrato dal Bangladesh. Sono state attivate le procedure di contact tracing internazionale. Anche al Policlinico Umberto I è stato registrato un caso di positività di una persona proveniente dal Bangladesh. Nel Lazio si registrano 11 casi, di cui 7 a Roma, e un decesso. Il valore Rt, comunica la Regione Lazio, è in calo.

Mondragone, De Luca: “Caso rientrato, dopo 14 giorni nuovi tamponi” – “Abbiamo affrontato il focolaio di Mondragone con rigore e tempestività, abbiamo fatto i tamponi a tutti gli abitanti delle palazzine ex Cirio, sia italiani sia bulgari e persone di varia nazionalità. Dopo i 14 giorni rifacciamo tamponi a tutti i residenti, se ci dovessero essere altri positivi saranno portati in strutture covid ma libereremo le palazzine”. Lo afferma il presidente della Giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca, su Facebook. “Oltre i primi 43 tamponi trovati a Mondragone – spiega – ci sono stati altri contagiati in un’impresa agricola in cui lavoravano alcuni residenti della zona rossa. Ricordo che abbiamo istituito la zona rossa senza aspettare pareri, nessuno entra e nessuno esce, tranne la prima notte quando non c’è stata una vigilanza adeguata da parte delle forze ordine. Oggi abbiamo la Campania a contagio zero, il focolaio di Mondragone è risolto, se e quando troviamo problemi li affronteremo, non occultiamo nulla, facciamo sempre operazioni di verità”.

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