Coronavirus, 12 nuovi decessi in Campania: 3.769 contagiati, 260 le vittime

di Redazione

Salgono a 260 le vittime di coronavirus Covid-19 in Campania, con 12 nuovi decessi, mentre si registrano 55 guarigioni che portano il totale a 415. Questi i dati dell’Unità di crisi aggiornati alla mezzanotte di ieri, con 99 nuovi contagi e un totale positivi dall’inizio dell’epidemia di 3.769 su 38.094 tamponi eseguiti. Nel riparto territoriale dei casi, Napoli e l’hinterland toccano quota 2.010 (di cui 813 nel capoluogo e 1197 in provincia), seguono Salerno: 557, Avellino: 402, Caserta: 387, Benevento: 157. Altri in fase di verifica Asl: 256.

I focolai nel Napoletano – «Il monitoraggio quotidiano dei casi di contagio in Campania fa rilevare la presenza di interi gruppi familiari positivi» prova che, come si temeva e come diversi esperti non presenzialisti dicono da tempo nelle sedi deputate, il contagio avviene più in famiglia che per strada. Ma, aggiunge il governatore De Luca, resta «la situazione preoccupante di alcune realtà della provincia di Napoli, dove nei giorni scorsi si sono registrati comportamenti poco responsabili da parte di gruppi di cittadini», come a Monteruscello di Pozzuoli dove in una palazzina a Pasquetta è andata in scena (trasmessa dai social) una festa-karaoke. Ma De Luca riporta anche i dati di alcuni comuni dell’area nord di Napoli: 61 casi a Casoria, 58 a Giugliano, 52 a Pozzuoli e Marano, 49 ad Afragola, 36 a Frattamaggiore e Frattaminore per un totale di 308 contagi. Ed evidenzia criticità anche nel quartiere Vomero a Napoli. «L’Asl Napoli 1 è impegnata a contenere, con i necessari controlli territoriali, un focolaio di contagio nel quartiere collinare». Non pervenuta Torre del Greco, nell’area vesuviana, dove il sindaco sta cercando di contenere disperatamente i contagi con un bando per trovare alloggi in hotel ai 36 concittadini in isolamento domiciliare.

Contagi al Monaldi e all’ospedale di Pozzuoli – Un primario, 4 infermieri e un addetto alle pulizie nell’Ospedale Monaldi di Napoli sono risultati postivi al Coronavirus. Il contagio è avvenuto in seguito al ricovero di un paziente «nel reparto di Medicina interna che non aveva problemi legati all’infezione da Covid-19, ma per altre patologie. Attivate le procedure di santificazione dei locali e degli ambienti dell’ospedale. L’Azienda ospedaliera dei Colli, che comprende Monaldi, Cto e Cotugno, ha disposto anche tamponi e test rapidi per il personale». E’ il secondo caso in tre giorni dopo quello, disastroso, dell’ospedale civile di Pozzuoli che in Medicina ha ricoverato una paziente rivelatasi positiva in un altro nosocomio quando vi è stata trasferita: decine i contagiati.

Scontro sui test anticorpi nei laboratori privati – E in Campania è scontro tra l’Unità di Crisi, che ha bloccato la partenza dei test sierologici nei laboratori privati accreditati, e le associazioni di categoria. L’Unità ha chiesto al ministero della Salute un parere ritenendo, tra l’altro, che l’affluenza ai laboratori possa rappresentare una minaccia contribuendo a diffondere il virus. Ma Federlab protesta col presidente nazionale Lamberti: «Stop grave e inaccettabile. Il ministro faccia chiarezza perché tali test sono invece possibili in numerose altre regioni italiane».

Stop zona rossa nei Comuni del Vallo di Diano – La zona rossa in vigore nel Comune di Ariano Irpino, nell’Avellinese, è stata prorogata fino al 20 aprile con ordinanza dal governatore De Luca, mentre sono stati «riaperti» gli altri 5 Comuni campani ex zone rosse del Vallo di Diano (Salerno, benchè la provincia ad oggi abbia molti più contagi): Sala Consilina, Polla, Auletta, Caggiano e Atena Lucana. Restano in quarantena anche i Comuni di Paolisi (Benevento) e Lauro (Avellino).

I controlli – Circa 1100 militari dell’esercito italiano hanno partecipato nel lungo week end di Pasqua a Napoli e in provincia al pattugliamento. In alcune aree, come sul litorale di Castel Volturno, sono stati utilizzati anche i droni dell’Esercito. Tra sabato e lunedì le oltre 150 pattuglie dell’Esercito operative in Campania hanno controllato ed identificato circa 3500 persone di cui 15 denunciate e sanzionate. Più di 3000 i veicoli fermati. I divieti sono stati comunque sostanzialmente rispettati e le strade di Napoli ieri erano deserte come mai è accaduto nel giorno di Pasquetta.

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