Mondragone, Ambc: “Ancora qualche domanda su gara gestione rifiuti”

di Redazione

Mondragone (Caserta) – In attesa (trepidante) che la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani possano finalmente cambiare passo, c’è ancora qualche domanda che l’Associazione Mondragone Bene Comune vuole rivolgere all’assessore Antonio Federico, che sta disperatamente cercando di far uscire il servizio dalle storiche secche di inefficienza. Si tratta di domande che hanno il sol fine di fugare qualsiasi dubbio sulla procedura di gara e sul lavoro istruttorio che gli uffici e la stazione appaltante hanno svolto.

La Dhi Di Nardi Holding Industriale spa, che si è aggiudicata la gara per svolgere il servizio a Mondragone nei prossimi 5 anni, a seguito di intervenuta informazione antimafia interdittiva è stata di recente esclusa da altra gara d’appalto, riguardante altro comune. La ditta ha fatto ovviamente ricorso rispetto a tale esclusione e il Tar Campania con sentenza n. 06423/2018 ha ritenuto tutti i motivi invocati dalla ditta privi di fondamento, respingendoli e confermando la sua esclusione dalla procedura di gara.

La Dhi Di Nardi Holding Industriale Spa ha, quindi, proposto appello al Consiglio di Stato, il quale con Ordinanza 4873/2019 ha stabilito che una volta disposto il controllo giudiziario, ai sensi dell’art. 34, comma 6, del d.lgs. n. 159 del 2011, la sospensione degli effetti interdittivi conseguenti all’informazione antimafia deve operare indefettibilmente per tutto il tempo della misura del controllo giudiziario adottata dal Tribunale in sede di prevenzione, ai sensi dell’art. 34-bis, comma 7, del d. lgs. n. 159 del 2011 e, di conseguenza, anche il giudizio amministrativo relativo all’informazione antimafia deve essere sospeso, salva ulteriore prosecuzione all’esito della misura.

Tale sospensione degli effetti interdittivi è una conseguenza scaturente ex lege dal provvedimento che dispone il controllo giudiziario. A seguito di tale Ordinanza la ditta ha chiesto alla S.U.A. di Caserta (che purtroppo Pacifico&Co hanno abbandonato in favore dell’Asmez, commettendo a nostro avviso un gravissimo errore – si allega nuovamente la recente sentenza del Tar Lombardia http://www.anci.it/wp-content/uploads/tar-lombardia-240-2020.pdf-) di prendere atto dell’Ordinanza del CdS e di essere riammessa alla gara.  La Stazione Unica Appaltante di Caserta ha chiesto, a tal fine, un parere all’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Napoli, quale Legale Organo del provveditorato OO.PP., e ha respinto l’istanza della ditta, confermando la sua esclusione dalla gara.

Caro Assessore Federico, eri a conoscenza di questa decisione adottata dalla S.U.A. di Caserta nei confronti della DHI Di Nardi Holding Industriale S.P.A. per altra gara d’appalto? Decisione difforme ovviamente rispetto a quanto è successo da noi. E, per quali motivi, gli uffici comunali e la stazione appaltante scelta da Pacifico&Co in sostituzione della S.U.A. di Caserta hanno deciso diversamente rispetto al parere dell’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Napoli? Avevamo già avuto modo di esprimere tutti i nostri dubbi e le nostre preoccupazioni su una vicenda che si trascina da troppo tempo e che rischia di continuare a portarci solo guai e contenziosi (e a lasciarci una città sporca). Queste domande non fanno che aggravare le nostre preoccupazioni. Speriamo che le risposte dell’assessore possano servire a fare chiarezza. inviato da Ambc – Associazione Mondragone Bene Comune

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