Migranti nave Gregoretti, dal Senato sì al processo per Salvini

di Redazione

Il Senato ha di fatto dato l’autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini sul caso Gregoretti. Il Tribunale dei ministri ha contestato al leader della Lega, all’epoca dei fatti ministro dell’Interno, il sequestro di persona per i 131 migranti che rimasero bloccati quattro giorni sulla nave della Marina militare, prima di sbarcare ad Augusta il 31 luglio.

La Lega è uscita dall’Aula, non partecipando al voto. L’Aula ha dunque bocciato l’ordine del giorno presentato da Forza Italia e Fratelli d’Italia. Il documento chiedeva di dire “no” al processo all’ex ministro e quindi di ribaltare il voto della Giunta delle immunità il 20 gennaio. Il voto espresso non è definitivo perché le urne resteranno aperte fino alle 19, per consentire a tutti i senatori di esprimersi. Subito dopo verrà annunciato il voto finale e complessivo.

Salvini: “Orgoglioso, rifarò tutto appena al governo” – Non si è fatto attendere il commento del diretto interessato, Matteo Salvini. “Lo sapevo. Sono assolutamente tranquillo e orgoglioso di quello che ho fatto. E lo rifarò appena tornato al governo. Come è stato difendersi in Senato? Surreale. Ho giurato sulla Costituzione, che prevede che difendere la patria è dovere di ogni cittadino. Io ho difeso l’Italia”. “Io ho difeso l’Italia, essere processato per questo… ma ho piena e totale fiducia nella magistratura”, ha sottolineato il leader della Lega. “C’è bisogno di una cavia? Eccomi. L’unica mia preoccupazione non è per me, mi spiace per i miei figli che domani leggeranno sul giornale…”. Così il leader della Lega durante l’intervento in aula. “Chi borbotta contro di me non ha ricevuto, come me, un messaggio oggi con scritto: ‘Forza papà!’. Allora lei taccia! Taccia per rispetto per mio figlio non per me. Portate rispetto a due ragazzi che vanno a scuola e non rispondono delle accuse al padre”, ha detto contro chi ha criticato le sue parole sulla preoccupazione solo per i suoi figli. IN ALTO IL VIDEO

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