Aversa, intervista al sindaco Golia: “Abbiamo cominciato in piena crisi rifiuti e trovato le casse comunali vuote”

di Nicola Rosselli

Il 13 giugno scorso Alfonso Golia è stato eletto sindaco di Aversa. A tre mesi di distanza lo abbiamo intervistato. Come valuta questi primi tre mesi da sindaco? Si dia un giudizio da solo. E’ stato un periodo durissimo, anche perché coinciso con la grave crisi dei rifiuti e l’emergenza roghi tossici. Trovarsi dalla sera alla mattina senza poter conferire l’umido, con lo Stir che funziona a rilento, sta facendo sì che ci sia una percezione errata del lavoro che si sta portando avanti. Io penso che una sufficienza possiamo meritarla, anche perché abbiamo iniziato a programmare e chiuso alcune partite eredità del passato come i Pics e via Nobel, finanziamento che si rischiava di perdere dopo ben due diffide della regione. 

Quali sono i problemi che non si aspettava di trovare e quali i più gravi? Come intende affrontarli? Innanzitutto, non mi aspettavo di trovare un comune praticamente privo di risorse economiche per fronteggiare anche le minime manutenzioni ordinarie. In pratica, non c’è cassa e c’è anche la spada di Damocle della restituzione dell’anticipo di tesoreria, in più c’è un grave deficit di personale dal cimitero al verde pubblico ai vigili urbani. Chiedo ai cittadini: come si può mantenere il verde pubblico cittadino con appena due giardinieri? Lo stesso dicasi per i tanti servizi che dovrebbero effettuare i vigili urbani. Come risolvere i problemi? Innanzitutto, bisogna potenziare la riscossione, l’evasione in città è a livelli inaccettabili. Dobbiamo recuperare i crediti e far sì che tutti paghino. Solo così potranno esser garantiti i servizi che tutti ci chiedono e che noi vogliamo sicuramente garantire. Inoltre, dobbiamo pianificare nuove assunzioni per colmare le tante uscite del personale. 

Se avesse la possibilità di esprimere tre desideri per Aversa, quali sarebbero? Il primo desiderio è una bacchetta magica per risolvere i tanti problemi della città in poco tempo! Battute a parte, non ho desideri ma obiettivi, anche perché i cittadini ci hanno dato la loro fiducia. Innanzitutto, poter quando prima vivere in una città più pulita. Mi auguro che con l’arrivo della nuova ditta si possa avere un servizio più efficiente, ma so bene che serve il senso civico dei cittadini, tutti. E perciò come secondo obiettivo-desiderio vorrei una comunità che ami di più la sua città, gli spazi pubblici e comuni, che sia protagonista di un vero e proprio rinascimento civico.  

I suoi assessori sono stati accusati di non essere aversani, di non conoscere la città, ma, soprattutto, di non essere presenti nelle strade, quasi di essere chiusi in una torre di avorio. Cosa risponde in proposito? Non è vero che gli assessori non sono presenti ad Aversa, comunque sono dei tecnici e lavorano in Comune a progetti per il rilancio della città e per trovare soluzioni agli annosi problemi ereditati da anni di malgoverno. La parte squisitamente politica è egregiamente svolta dai consiglieri comunali.  

Come valuta questo silenzio quasi totale delle opposizioni? Attesa, fiducia in voi, incapacità? Anche l’opposizione è profondamente rinnovata, probabilmente devono capire come funziona la macchina comunale e gli strumenti a loro disposizione, oppure sono consapevoli che la loro parte politica ci ha lasciato in eredità un disastro e preferiscono tacere. Personalmente, comunque, spero che scelgano la strada della costruttività e non quella della critica sterile.

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