Aversa, Carmine Palmiero eletto presidente del Consiglio Comunale

di Nicola Rosselli

Carmine Palmiero è stato eletto presidente del Consiglio comunale di Aversa nel giorno della seduta di insediamento, iniziata alle 17.30 di giovedì 11 luglio, del nuovo Civico consesso dopo la vittoria al ballottaggio dello scorso 9 giugno della coalizione guidata dal neo sindaco Alfonso Golia.

Eletto alle amministrative nella civica “La politiche che serve”, Palmiero ha ricevuto 22 voti, quindi anche di larga parte dell’opposizione, ad eccezione del Movimento 5 Stelle, perché, come ha dichiarato il consigliere di minoranza Francesco Sagliocco, “si tratta di una figura di garanzia che deve rappresentare tutti i componenti del consiglio comunale”. Per il resto si sono registrati un voto a Pasquale Fiorenzano e due schede bianche. Nel corso della  seduta, l’Assise, presieduta inizialmente dal consigliere più anziano Alfonso Oliva, è stata chiamata a: a convalidare l’elezione dei suoi stessi componenti; ad assistere al giuramento del sindaco; alla comunicazione da parte di quest’ultimo dell’avvenuta nomina della giunta e del vicesindaco.

Convalidati gli eletti così come venuti fuori dalle urne lo scorso 26 maggio. A supporto del sindaco Golia: Carmine Palmiero, Luisa Diana Motti, Domenico Menale, Antonio Andreozzi, Mariano Scuotri, Paolo Cesaro della lista “La Politica che serve”; Paolo Santulli, Elena Caterino, Eugenia D’Angelo, Maurizio Danzi, Erika Alma e Francesco Forleo del Partito Democratico; Marco Girone, Pasquale Fiorenzano e Imma Dello Iacono di “Obiettivo Aversa”. Per le opposizioni: Gianluca Golia, candidato sindaco sconfitto al ballottaggio, Luigi Dello Vicario e Olga Diana della Lega, Francesco Di Palma di Forza Aversa e Francesco Sagliocco di “Noi Aversani”. Ci sono, poi, i candidati sindaci sconfitti al primo turno Roberto Romano per il Movimento 5 Stelle e Giuseppe Stabile per il raggruppamento centrista che vedeva presente la lista di Forza Italia insieme a tre liste civiche. Con Stabile due eletti della lista Progetto Democratico per Aversa: Alfonso Oliva e Giovanni Innocenti.

Solo otto i consiglieri comunali che già hanno avuto esperienze in seno al Consiglio comunale di Aversa, mentre sedici i “debuttanti”. Sei le donne presenti, un numero altissimo se si considera che nel recente passato non si è mai andati oltre a due rappresentanti del gentil sesso nel civico consesso.

Il primo cittadino è passato, poi, a presentare i rappresentanti del nuovo esecutivo: Luigi Fadda, 36 anni, segretario comunale in servizio in Piemonte, con l’incarico di vicesindaco con deleghe ad Attività produttive, Commercio, Polizia amministrativa, Affari generali e legali, Patrimonio, Personale; Benedetto Zoccola, 38 anni, ex vicesindaco di Mondragone, con delega ai Lavori pubblici, Programmazione finanziaria, Cimitero, strade e infrastrutture, Edilizia scolastica, Beni confiscati, Trasparenza; Eleonora Giovene di Girasole, 43 anni, architetto e ricercatore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) presso l’Istituto di Ricerca su Innovazione e Servizi per lo Sviluppo (Iriss), deleghe a Urbanistica, Ricerca scientifica, Viabilità e Mobilità sostenibile; Luisa Melillo, 66 anni, già docente universitaria, funzionaria della Soprintendenza e ambasciatrice del Mann (Museo archeologico nazionale di Napoli) nel mondo, deleghe a Cultura, Beni culturali, Turismo, Spettacolo, Grandi eventi, Sport e impianti; Mena Ciarmiello, 36 anni, ricercatrice del Dipartimento di Ingegneria di Aversa, deleghe ad Ambiente, Igiene urbana, Randagismo, Servizi a Rete, Manutenzione verde, Rapporti Asl; Ciro Tarantino, 46 anni, docente presso l’Università della Calabria, deleghe a Politiche sociali, Politiche di coesione e periferie, Progettazione civica, Associazionismo e volontariato, Pubblica istruzione, finanziamenti europei; Nico Carpentiero, 54 anni, commercialista e revisore contabile, deleghe a Bilancio, Finanze e Tributi.

Nel corso dei lavori sono intervenuti i consiglieri Olga Diana, Gianluca Golia, Elena Caterino, Pasquale Fiorenzano, Francesco di Palma. In particolare, quest’ultimo ha lanciato l’idea di dare vita ad un fondo per le politiche sociali di circa un milione se si conferiranno i gettoni di presenza di consiglio e commissioni.

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