Mondragone, lite con spari alla caffetteria “Zanzibar”: due denunce

di Redazione

La Procura di Santa Maria Capua Vetere ha convalidato il fermo, disponendo la detenzione in carcere, di Vincenzo Bamundo, alias “Mano mozza”, che nella notte tra lunedì e martedì, intorno alle 2, a seguito di una colluttazione con Andrea Cennami, proprietario del bar “Zanzibar”, situato sulla statale Domiziana, a Mondragone, è stato attinto da due colpi di arma da fuoco alla gamba. I proiettili hanno raggiunto Bamundo alla coscia e al polpaccio, ma sono fuoriusciti, provocando ferite curate e giudicate guaribili in pochi giorni dai medici del Pronto Soccorso della clinica Pineta Grande di Castel Volturno, che Bamundo aveva raggiunto autonomamente.

Secondo quanto finora ricostruito, il titolare del bar aveva chiesto a Bamundo di lasciare il locale, perché poco gradito. A quel punto, “mano mozza” avrebbe estratto una pistola che aveva con sé per intimidire Cennami, con il quale ingaggiava una colluttazione, fino a quando lo stesso Cennami riusciva a disarmarlo, esplodendo, sembra accidentalmente, due colpi contro “mano mozza”, attinto alla gamba. Entrambi sono stati denunciati dai carabinieri: Cennami è rimasto in libertà ma dovrà rispondere dell’accusa di lesioni, mentre Bamundo è stato condotto in carcere per detenzione di arma da fuoco con matricola abrasa.

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