Gricignano, un altro furto nel cimitero: portati via cavi elettrici e portafiori

di Antonio Taglialatela

Un furto da poveracci, comunque sgradevole e intollerabile. Parliamo di quello avvenuto, la scorsa notte, all’interno del cimitero di Gricignano dove ignoti hanno asportato centinaia di metri di cavi elettrici esterni, a bassa tensione, che alimentano le cappelle gentilizie nella zona del luogo sacro a ridosso del parcheggio interno, lasciandole senza energia elettrica. Non contenti, i “ladri” (se così possiamo definirli, ma probabilmente offenderemmo anche quella categoria, nda.), hanno raggiunto l’area dove sono situati loculi e cappelle di recente costruzione, rimuovendo dalle lapidi numerosi portafiori, probabilmente con l’ausilio di tronchesi.

A scoprire quanto avvenuto è stato, in mattinata, alla riapertura, il custode Giuseppe Moretti, il quale ha subito allertato i carabinieri della locale stazione, agli ordini del luogotenente Giuseppe Oliva, che hanno eseguito i rilievi. Sul posto è giunto anche l’assessore ai Lavori pubblici e al Cimitero, Giuseppe Diretto, per verificare l’entità dei danni.

Si tratta dell’ennesimo furto verificatosi, nel giro di pochi anni, nel cimitero di via Casolla. Circa due anni fa scomparvero decine di portafiori, con danni anche alle lapidi in marmo di molti defunti; così come nel 2015, quando ne furono prelevati circa 200. Sempre nel 2015 furono asportati canali in rame installati su monumenti e cappelle, insieme ad attrezzature per la manutenzione, come tagliaerba e motosega, e alcuni oggetti personali presenti nell’ufficio del custode. L’episodio più sconcertante nel 2012, quando due altari presenti nella Cappella Madre e in quella del Purgatorio furono interamente “spogliati” degli antichi marmi. Intanto, molti cittadini che stamani sono giunti al cimitero, in un giorno in cui è particolarmente frequentato anche per lo svolgimento, nelle vicinanze, del mercato settimanale, hanno manifestato tutta la propria indignazione. C’è chi chiede maggiore sorveglianza, anche con l’installazione di videocamere che probabilmente non risolverebbero il problema ma rappresenterebbero comunque un deterrente.

Una situazione che si unisce anche alle condizioni del luogo che in molte zone necessiterebbe di interventi di manutenzione, a cominciare dalla copertura dell’altare esterno che divide le aree “vecchia” e “nuova” del cimitero, da mesi interdetto parzialmente ai pedoni per il rischio crollo dovuto ad infiltrazioni d’acqua piovana.

IN ALTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA

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