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Migranti spacciavano droga ad altri migranti nel “giardino buono” di Gorizia
Il Nucleo di Polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza e la sezione antidroga della Squadra mobile di Gorizia nel corso di un’operazione congiunta, conclusasi in questi giorni, hanno sequestrato oltre 100 grammi di sostanze stupefacenti ed individuato due persone che svolgevano l’attività di spaccio all’interno del Parco della Rimembranza di Gorizia ed il loro fornitore, tutti cittadini extracomunitari. Nei loro confronti, al termine delle indagini, sono stati disposti tre provvedimenti cautelari dell’obbligo di dimora emessi dalla magistratura.
L’attività investigativa è iniziata nel mese di gennaio di quest’anno, al fine di reprimere lo spaccio di droga in un ambito particolare qual è il “giardino buono” del centro di Gorizia, con il suo spazio dedicato ai giochi per i bambini ed i tanti simboli della memoria storica della città. Come suggerito nell’ambito del progetto nazionale promosso dal Servizio centrale operativo della polizia, chiamato “Pusher 3 – Piazza Pulita”, si è fatto ricorso all’utilizzo di telecamere per l’osservazione a distanza delle singole cessioni, per poi intervenire successivamente con il sequestro dello stupefacente, raccogliendo così le prove a carico degli spacciatori e superare le difficoltà procedurali legate alla modica quantità smerciata in ogni singolo episodio.
L’area pubblica dove si svolgeva lo spaccio è stata costantemente monitorata utilizzando la telecamera comunale che ha permesso di documentare in maniera inequivocabile l’attività illecita e di fornire al pm titolare delle indagini un quadro probatorio completo, tale da consentire al gip del Tribunale di Gorizia di emettere i provvedimenti dell’obbligo di dimora nei confronti di tre indagati. Accertato che gli acquirenti di droga erano, nella gran parte dei casi, richiedenti asilo afgani e pachistani ospiti delle strutture di accoglienza cittadine e del Cara di Gradisca d’Isonzo, ma anche nativi della Moldavia o del Bangladesh, insieme a cittadini locali.
L’attività di spaccio era gestita da C.S., un maliano domiciliato a Gorizia, che sostava a lungo sulle panchine del parco della rimembranza nascondendo nei cespugli vicini la droga ricercata dagli acquirenti: lo scambio avveniva nel tempo di qualche secondo. I numerosi acquirenti senza prendere appuntamento acquistavano marijuana o hashish, sempre in piccoli quantitativi ma con gran frequenza. Lo spacciatore africano, a sua volta, veniva rifornito da H.J., donna originaria della Guinea e residente a Sagrado, che effettuava i viaggi a Udine per acquistare lo stupefacente da O.B., nigeriano. La donna preferiva non incrementare troppo i quantitativi di sostanza da portare con sé ma piuttosto recarsi ripetutamente nel capoluogo friulano.
Ai tre spacciatori, nei giorni scorsi, i finanzieri ed i poliziotti isontini hanno notificato i provvedimenti cautelari dell’obbligo di dimora, rispettivamente nei comuni di Sagrado, Gorizia e Udine, dopo aver perquisito le loro abitazioni con l’impiego di unità cinofile e con la collaborazione della Squadra mobile di Udine e della compagnia della Guardia di finanza di San Giorgio di Nogaro.
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