Sant’Arpino, Sagra del Casatiello dal 22 al 24 giugno

di Redazione

Sant’Arpino, in provincia di Caserta, celebra la 26esima edizione della Sagra del Casatiello, tra i più antichi e suggestivi sapori della tradizionale cucina contadina campana. L’evento, ideato alla fine degli anni Ottanta dalla Pro Loco di Sant’Arpino, col patrocinio del Comune di Sant’Arpino, oltre ad essere un emozionante appuntamento di folklore e di gastronomia, rinnova un’antichissima usanza secondo la quale gli atellani per festeggiare l’avvento della Primavera (in epoca pre-cristiana) e della Pasqua (in epoca cristiana), si riunivano per una scampagnata nello spazio antistante il complesso monasteriale di San Francesco di Paola e, in tempi più recenti, nell’area attigua al Romitorio di San Canione. Qui, tra musiche popolari e balli coinvolgenti, consumavano il casatiello, rozzo rustico e prelibata pietanza della cucina rurale, sintesi di valori e costumi di un tempo semplice e genuino travolto dal moderno consumismo. Di questa tradizione si sono spesso interessati nomi importanti della cultura italiana, tra cui Pier Paolo Pasolini che ne parla nel film Decameron.

La Sagra nel tempo è sempre più cresciuta tanto da acquisire una notorietà nazionale così come dimostrano i numerosi servizi televisivi e giornalistici ad essa dedicati da parte di testate nazionali. Tanti anche i vip che hanno assaggiato il rustico santarpinese, tra questi si citano Gigi Proietti, Giancarlo Magalli, Fortunato Cerlino, Giancarlo Giannini, Amedeo Minghi, Michele Cucuzza, Michele Placido, Luigi De Filippo, Marisa Laurito. Negli anni scorsi è stato realizzato anche il “Casatiello da Guinness dei primati”: una mega ciambella che ha raggiunto il peso di circa quattro quintali, con oltre quattrocento uova e con un diametro di poco superiore ai tre metri.

Il centro storico, dunque, si prepara anche quest’anno ad accogliere, con incantevoli atmosfere di altri tempi abilmente “ricostruite”, le migliaia di visitatori che come da consuetudine arriveranno a Sant’Arpino da ogni parte d’Italia. La macchina organizzativa, capeggiata dal presidente della Pro Loco Aldo Pezzella, con la collaborazione dell’Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Giuseppe Dell’Aversana, ha lavorato alcuni mesi per la messa a punto dell’articolato programma della sagra alla cui ottima riuscita contribuiscono a diverso titolo anche le associazioni “Scusate il Ritardo” (che promuove le visite guidate al Palazzo Ducale, alla Chiesa di S. Elpidio V. e al centro storico) e “Incontro Cultura”, la Pro Loco di Sant’Agata dei Goti, l’Istituto Comprensivo “Rocco – cav. Cinquegrana”, il Liceo Artistico di San Leucio e Aversa, la Parrocchia di Sant’Elpidio, la  locale Protezione Civile.

Si parte venerdì 22 con l’inaugurazione di diverse mostre, tra cui una di costumi d’epoca dal titolo “Dalle prime Civiltà al Ten. Giuseppe Macrì – 1100-1800”. Nella corte si terrà invece la mostra dei bozzetti partecipanti al concorso “Un manifesto per la 26esima edizione della Sagra del Casatiello”. Nella Pinacoteca di Arte Contemporanea “M. Stanzione”, invece, sarà visitabile la rassegna pittorica del maestro Carmine Meraviglia dal titolo “I Drappeggi di Meraviglia”. Le esposizioni e le visite guidate funzioneranno per tutta la durata della sagra. Sempre ogni sera si terranno spettacoli di animazione per bambini con trampolieri e giocolieri.

Ricco il programma degli spettacoli in cartellone. Venerdì 22 giugno è prevista una esibizione itinerante con Ivan e la Dyke Orchestra; uno spettacolo musicale con il gruppo “Sole Luna”; infine cabaret e risate con il bravissimo comico Lino Barbieri. Sabato 23 giugno: spettacolo itinerante con diverse compagnie di artisti di strada a seguire musica folkloristica con il gruppo “La Viscianese”. Domenica 24, prevista la cerimonia dell’alzabandiera e dell’annuncio ai fedeli delle festività in onore di Sant’Elpidio V. (a cura del Comitato Festa); a seguire la premiazione di tutti gli allievi partecipanti al concorso “Un manifesto per la XXVI edizione della Sagra del Casatiello”. Infine, canti e balli popolari con “I Tammorrari del Vesuvio”.

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