Parete, M5S controlla atti interni: “Troppe anomalie, vogliamo chiarezza”

di Redazione

“A seguito del controllo degli atti interni, non ci resta che constatare delle gravi ed evidenti anomalie riguardo alle quali vogliamo sia fatta chiarezza”. A parlare è la portavoce del Movimento 5 Stelle di Parete, l’avvocato Rosalba Rispo, la quale, confrontandosi con la relazione redatta dal segretario comunale, Felice Napolitano, congiuntamente al revisore Armando Acerra, si è ritrovata con non pochi nuovi interrogativi. “Dal controllo di regolarità amministrativa e contabile degli atti gestionali a mezzo di estrazione del 5% del totale degli atti adottati da ogni responsabile di area – si legge nel comunicato diffuso dal M5S di Parete – emerge, come testualmente riferito sin dalla premessa della relazione stessa, che l’approssimazione delle determine esaminate e la mancanza degli elementi costitutivi, nonché degli elementi di fatto e di diritto, caratterizzanti la legittimità delle determine stesse. Inoltre, anomalie e criticità sono state rilevate nelle acquisizioni di lavori, beni e servizi e nel conferimento di incarico professionale. In questo modo è stato configurato consequenzialmente “la nullità delle acquisizioni di beni e servizi (costituente altresì illecito disciplinare e causa di responsabilità amministrativa)”.

“Andiamo per ordine. – viene elencato nel comunicato – Ci assalgono dubbi in relazione alla determina n. 55 del 03.03.2016 riguardante la liquidazione ad una ditta per buoni mensa; dall’esito del controllo effettuato emerge che per la determina in esame si è ricorso all’affidamento diretto contrariamente al principio di concorrenzialità, trasparenza, correttezza e buon andamento dell’attività amministrativa per cui sussiste l’obbligo della procedura concorusale. Ne deriva l’illegittimità della fornitura e responsabilità erariale.  La determina n. 183 del 12.10.2016 riguarda, invece, la liquidazione ad una ditta e non reca alcuna motivazione sull’urgenza indicata né sulla causa che l’abbia determinata, comportando l’illegittimità dell’affidamento e responsabilità erariale.  La determina n. 243 del 27/12/2016 (pg. 6 e 7): liquidazione a una ditta per il servizio di pulizia casa comunale. – viene sottolineato nel comunicato pentastellato – Dall’esito dell’esame si rileva che la prestazione del servizio di pulizia della casa comunale è stato svolto in assenza di stipula di contratto con conseguente responsabilità diretta del Responsabile dell’Area Amministrativa e illegittimità della prestazione nonché danno erariale”. 

“La determina n. 227 del 07/12/2016 (pg. 7) – spiegano Rispo – concerne l’incarico ad un professionista per elaborazione studio di fattibilità costituzione società a completa partecipazione comunale. In riferimento all’incarico professionale in oggetto per cui è stato riconosciuto il compenso lordo di 4.000,00 €, emerge che è stato totalmente disapplicato il principio della valutazione comparativa previa procedura selettiva. Inoltre, dalla determina in esame, non si rinviene alcun criterio per la quantificazione del compenso riconosciuto. Infatti, come si legge testualmente ‘l’affidamento a soggetto estraneo all’ente locale dell’incarico di studio, alla pari di ricerca e consulenza, è disciplinato dagli artt. 110, comma 6, d.lgs. 267/2000 e 7, commi 6, 6 bis e 6 ter del d.lgs n. 165/2001 i quali richiedono specifici presupposti e principi’ ossia ‘si richiede la disciplina della pubblicità delle procedure comparative. La conseguenza di tale anomalie è la nullità dell’incarico e responsabilità erariale”. 

“In riferimento all’area vigilanza prendiamo in considerazione la determina n. 9 del 18.02.2016, riguardante la liquidazione produttività anno 2015 (pg. 11). – continua la relazione a 5 stelle – Propedeutica a tale liquidazione è l’approvazione del sistema di misurazione e di valutazione delle performance e il piano esecutivo di gestione che invece risultano assenti. Inoltre non risultano individuati i criteri e modalità alternative all’assenza dei predetti documenti. Conseguenza è l’illegittimità della liquidazione e responsabilità erariale. Determina n. 62 del 17/12/2016: impegno di spesa per mantenimento e custodia cani randagi presso un canile; dall’esito del controllo effettuato non risulta la stipula del contratto anche in forma di scrittura privata. Inoltre, non è stato assunto l’impegno di spesa per il servizio reso con conseguente responsabilità diretta del responsabile dell’area di Vigilanza. La conseguenza paventata è l’illegittimità della prestazione e responsabilità erariale”. 

“In riferimento all’area tecnica, – prosegue la nota – Determina n. 10 del 19/01/2016 (pg. 13), liquidazione performance 2015: il sistema di misurazione e di valutazione delle performance e il piano esecutivo di gestione risultano assenti. Determina n. 154 del 27/07/2016 (pg 14): si afferma testualmente ‘il sistema di scelta a ditte di fiducia è assunto in violazione dell’obbligo di acquisizione di fornitura a mezzo del ‘Mepa’, inoltre il ricorso all’affidamento diretto è intervenuto altresì in violazione del principio di concorrenzialità’. Ne deriva l’illegittimità degli affidamenti e danno erariale. Determina n. 201 del 19/10/2016 (pg 16 e 17): liquidazione ad una società cooperativa per servizio di inumazione e tumulazione presso il cimitero comunale. Dall’esito del controllo emerge che ’il Responsabile dell’Area Tecnica, a prescindere dall’attività propria per il ruolo ricoperto, con la liquidazione de quo non ha affatto legittimato o legalizzato l’affidamento disposto dal legale rappresentante dell’ente, rientrando nelle sue esclusive prerogative eseguire la procedura e il conseguente affidamento dei servizi, forniture e lavori con la conseguenza che la liquidazione è avvenuta in assenza di regolare o se si vuole di legale affidamento”. 

“Sin dall’inizio, – conclude l’avvocato Rispo – sin dai primi giorni successivi alla nostra entrata in Consiglio Comunale, abbiamo focalizzato la nostra attenzione sulle tante ed innumerevoli storture ed anomalie della gestione dirigenziale/amministrativa a cui faceva eco il silenzio degli amministratori. Lo abbiamo fatto con interrogazioni e interventi in Consiglio sulla carenza della trasparenza amministrativa, nel conferimento di incarichi a professionisti o società a dir poco opachi, sulla mancata pubblicazione del Peg, essenziale per comprendere il bilancio comunale, con un esposto ai carabinieri dove abbiamo fatto emergere l’inesistenza del contratto per fornitura della mensa scolastica. E’ questo il compito di un’opposizione costruttiva e continueremo a seguire questa linea per il bene di Parete”. 

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