Aversa, De Cristofaro: “Opposizione chiede discussione e poi si assenta”. Villano: “Sindaco faccia autocritica”

di Nicola Rosselli

Aversa – «E’ vero che la maggioranza ha il mal di pancia, ma è fisiologico». Esordisce con queste parole il sindaco di Aversa Enrico De Cristofaro nel commentare la tenuta della coalizione della quale è a capo. «Danila De Cristofaro, – spiega il sindaco – che era assente in occasione di una delle ultime sedute di consiglio, poteva partorire da un momento all’altro ed era, quindi, assente solo per questo tipo di ‘mal di pancia’. De Gaetano, invece, è giunto mentre il presidente Bisceglia dichiarava sciolta la seduta».

Per il primo cittadino normanno «il problema serio è che abbiamo una minoranza confusa e irresponsabile. In occasione dell’ultimo consiglio comunale, infatti, le opposizioni hanno dimostrato nei fatti che le loro interrogazioni e mozioni sono solo strumentali, di discuterle non importa. Se così non fosse non avrebbero abbandonato l’aula. Da parte nostra continuiamo ad amministrare coi fatti». De Cristofaro, quando gli viene chiesto se siano fondate o meno le voci di un rimpasto in giunta subito dopo l’approvazione del bilancio, risponde: «C’è una posizione condivisa da tutti in maggioranza, anche dagli stessi consiglieri comunali oggi detentori delle deleghe: c’è bisogno, sentiamo la necessità di un assessore al bilancio, pur non avendo nulla da obiettare al lavoro di Renato Oliva e Raffaele De Gaetano. Tanto premesso, affermo anche che non mi prendo la briga di mandare a casa nessuno. Stiamo ragionando per capire come risolvere il problema e andremo avanti uniti e compatti».

Sempre a proposito di bilanci vi sono stati diversi consiglieri comunali di maggioranza che hanno lamentato come lo strumento contabile sia stato approvato in giunta senza che loro nemmeno lo conoscessero, annunziando la presentazione di emendamenti, ed anche per questo il sindaco ha una propria spiegazione: «Per il bilancio avevamo e abbiamo un problema di tempi stretti. È vero che è stato portato in giunta prima di un incontro formale, ma tutti sapevano perché tutti i consiglieri hanno i loro referenti in giunta. Alla fine abbiamo ottenuto risultati positivi come la riduzione di alcuni tributi e io non posso non essere soddisfatto».

De Cristofaro passa, poi, ad esaminare le ultime attività amministrative partendo dalla novità dell’ampliamento dei terreni ceduti in uso dall’Eav (ex Alifana) e preannunzia che anche il tratto di ex rotaie che va dall’ospedale Moscati al Parco Coppola sarà di pertinenza del comune che sin da ieri ha già iniziato, grazie all’iniziativa del consigliere comunale Francesco Di Virgilio, è stato sottoposto a bonifica. Il primo cittadino continua: «Nel giro di qualche giorno affideremo i lavori per la realizzazione del progetto dei Cento Sagrati che cambierà il volto di una parte importante della città; abbiamo finalmente risolto il mistero del mancato fine lavori per il Sedile di San Luigi: la ditta non consegnava il cantiere perché non era stata pagata, ma i soldi erano in banca accantonati (e poi dicono che sbaglio quando mi scaglio contro i dirigenti); abbiamo risolto alcuni problemi tecnici che non ci consentivano di utilizzare l’oramai ristrutturata Casa Cimarosa; il capitolato per la nuova gara delle strisce blu è stato consegnato al dirigente; il Suap che era inattivo oggi è in piena attività».

Il sindaco non dimentica, infine, la vicenda della Maddalena e, in particolare, del Padiglione Bianchi, di proprietà comunale e chiude: «Siamo in contatto con il comitato ‘La Maddalena che vorrei’ per sottoscrivere un protocollo d’intesa per l’utilizzo del bene e dell’area antistante, come già fatto in precedenza, anche grazie all’impegno del consigliere Di Virgilio. Si tratta di un bene che abbiamo ereditato senza che dopo averlo comprato nel passato si sia mai deciso cosa farne. Grazie all’aiuto dei volontari, stiamo cercando di dargli uno scopo».

VILLANO (PD): “L’UNICO IN CONFUSIONE E’ IL SINDACO” – «Qui l’unico in confusione è il sindaco De Cristofaro che ci ha messo mesi per comprendere quello che come opposizione abbiamo immediatamente detto: una città come Aversa, con i gravi problemi di bilancio che ci sono, non poteva essere gestita senza un assessore delegato». Il capogruppo consiliare del Partito Democratico Marco Villano risponde al primo cittadino normanno, e continua: «Ci fa, comunque, piacere che anche in maggioranza se ne siano accorti e oggi abbiano finalmente deciso di fare marcia indietro su una scelta profondamente sbagliata. Speriamo solo che non sia tardi». Per quanto riguarda l’accusa espressa dal primo cittadino alle opposizioni di aver scelto di non discutere interrogazioni e mozioni che sono presentate in genere dalle minoranze, l’esponente democratico dichiara: «L’accusa su mozioni e interrogazioni non sta in piedi. Sono sempre il primo punto all’ordine del giorno ma è vero che passa troppo tempo tra la presentazione e la discussione e che a volte perdono di attualità. A mio parere va modificato il regolamento prevedendo sedute apposite, anche senza gettone, per le risposte. Un question time bisettimanale come avviene già in altre istituzioni». «Il numero legale – spiega, poi, Villano – lo deve avere chi ha ricevuto la responsabilità di guidare la città. È una questione squisitamente politica ma di politica c’è ben poco in questa maggioranza camaleontica e trasformista». Il capogruppo Dem conclude: «Il sindaco ancora una volta si cimenta nella sua attività preferita, quella dello scaricabarile. Non è mai sua responsabilità, sempre di qualcun altro. È come una ruota che gira e che tocca dirigenti, dipendenti, opposizione. Mi chiedo quando farà un po’ di autocritica?».

DELLO VICARIO: “SINDACO OSTAGGIO DEI SINGOLI CONSIGLIERI” – «Il sindaco – afferma da parte sua il capogruppo consiliare di Forza Italia Gianpaolo dello Vicario – è ostaggio perenne dei singoli consiglieri. La dimostrazione è che per sopravvivere ha elargito due assessorati a due consiglieri che da feroci oppositori si sono tramutati in ‘’disponibili e mansueti’’ a scapito della sua maggioranza». «Mi sembra giusto – conclude l’esponente azzurro – che i consiglieri eletti, dopo aver portato questa coalizione alla vittoria, siano stanchi di subire mortificazioni, e, di essere prigionieri del cerchio magico».

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