Pur convalescente dopo un grave incidente stradale, con un braccio ingessato e la spalla immobilizzata, Ivan Oscar Stimoli, 35 anni, pregiudicato catanese, era riuscito a organizzare un’attività di spaccio con una logistica tutt’altro che improvvisata. A porre fine ai suoi traffici sono stati i carabinieri del Nucleo Investigativo del comando provinciale di Catania, che lo hanno arrestato con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’uomo, assistito dall’avvocato Giuseppe Lipera, è stato posto agli arresti domiciliari. Il legale ha già annunciato il ricorso al Tribunale del Riesame, ritenendo “inesistenti le esigenze cautelari”.
Le indagini sono scattate nelle scorse settimane nel quartiere Borgo – Tondo Gioeni, un’area urbana più volte al centro di operazioni antidroga. I sospetti dei militari si sono concentrati proprio su Stimoli, già noto alle forze dell’ordine e ritenuto ancora operativo, nonostante le limitazioni fisiche dovute alle ferite riportate nell’incidente. Impossibilitato a guidare, si faceva accompagnare da un amico a bordo di una utilitaria bianca, probabilmente nel tentativo di passare inosservato. Ma i suoi movimenti hanno destato l’attenzione degli investigatori, che hanno deciso di seguirne gli spostamenti.
Proprio la frequenza dei passaggi nei pressi di un garage in via Caronda ha spinto i Carabinieri ad approfondire. Dopo l’ennesimo giro, i militari sono intervenuti in via Pietro dell’Ova, bloccando Stimoli e il suo accompagnatore. Addosso al 35enne sono stati trovati 500 euro in contanti e un mazzo di chiavi con un telecomando. Quest’ultimo ha insospettito i militari, che hanno voluto verificarne la funzione.
Il sospetto si è rivelato fondato: quel dispositivo apriva un cancello automatico in via Caronda, dando accesso a diversi garage su due piani interrati. In uno di questi, al secondo livello sotterraneo, i Carabinieri hanno scoperto un vero e proprio deposito di droga. Al suo interno erano custoditi quasi 170 grammi di cocaina in bustine termosaldate, oltre 10,5 chili di marijuana suddivisa in circa 1.600 dosi, più di 2 chili di hashish in panetti e dosi pronte allo spaccio, 2mila euro in contanti, bilancini di precisione e tutto l’occorrente per il confezionamento. Un dettaglio singolare ha completato il quadro: decine di portachiavi, utilizzati come “gadget” da Stimoli per fidelizzare la clientela. Sopra, l’immagine di un personaggio dei cartoni animati seduto su una nuvola di marijuana, con la scritta “El Makiko”, soprannome adottato dallo spacciatore e ormai identificativo della sua “firma” criminale.
Secondo una prima stima degli inquirenti, il valore complessivo della droga sequestrata si aggira intorno ai 150mila euro. L’operazione ha inferto un duro colpo agli interessi economici delle organizzazioni criminali attive sul territorio, impedendo l’immissione sul mercato di un ingente quantitativo di stupefacente. IN ALTO IL VIDEO