Aversa, buche stradali: Via Nobel sempre più impercorribile

di Antonio Arduino

Aversa – Sono 87 i chilometri delle strade della città di Aversa, quasi tutti impraticabili in sicurezza per la presenza di buche che. In alcuni casi formano dei crateri, e come ha affermato l’assessore ai Lavori pubblici e vicesindaco Michele Ronza sarebbero necessari 50 milioni di euro per rifarle tutte. Denaro che l’Ente locale non ha in cassa e che potrebbe arrivare solo applicando una tassa, una tantum, di 1000 euro per ogni cittadino.

Una richiesta impossibile che rappresenta una provocazione dell’assessore per chiudere, come si dice, la bocca ai denigratori dell’amministrazione che, come affermato in un’intervista su Pupia, procederà a sistemare le strade utilizzando i fondi di cui dispone dando priorità alle arterie più importanti e trafficate. Tra queste ci permettiamo di segnalare via Nobel, arteria trafficatissima ma diventata un percorso ad ostacoli, sulla quale si è accesa una disputa mediatica conclusa, per il momento, con una sorta di scaricabarile tra amministrazione, dipendenti comunali e cittadini responsabili questi, a detta dell’assessore, di eseguire lavori di immissione in fogna senza ripristinare il manto stradale.

Per questo problema riteniamo che la soluzione sarebbe semplice perché, per non incorrere nel reato di abusivismo edilizio, chi effettua questi lavori deve chiedere preventivamente l’autorizzazione all’Ente locale, così l’amministrazione potrebbe inviare la polizia municipale a controllare quanto viene fatto ed “imporre” il ripristino completo del manto stradale. Il sindaco Sagliocco lo fece quando furono eseguiti lavori di scavo per la fibra ottica in via Costantinopoli ottenendo dalla società appaltatrice dei lavori il rifacimento gratuito dell’intera strada. Perché non prendere esempio?

Quanto ai dissapori interni tra amministratori ed uffici, se davvero ci sono, tocca al sindaco De Cristofaro trovare una soluzione definitiva ed applicarla. Alla cittadinanza non basta leggere di interventi futuri, quelli vanno bene come progetti ma agli aversani che percorrono strade gruviera ogni giorno occorrono fatti immediati. Se Aversa vuole essere la capitale dell’agro si deve provvedere, altrimenti occorre passare la mano e far trasferire altrove i tanti uffici pubblici presenti come l’Inail, l’Inps, il Centro per l’Impiego, il poliambulatorio, le scuole di istruzione superiore, le due facoltà universitarie e magari anche il Tribunale Napoli Nord e l’ospedale che richiamano ogni giorno centinaia di autovetture. L’essere definita città impone diritti e doveri. Tornando ad essere il paese dell’infanzia dei nostri padre e nonni Aversa sarebbe decongestionata e le strade non avrebbero crateri.

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