Aversa e ‘The Queen’, Pd attacca De Cristofaro: “Un reuccio con cui abbiamo toccato il fondo”

di Redazione

Aversa – “Povera Aversa, abbiamo toccato il fondo”. E’ la sintesi, amara, del Partito Democratico che, attraverso un manifesto intitolato “La Città è parte offesa dal sindaco De Cristofaro”, torna sulla questione della costituzione di parte civile del Comune di Aversa nel processo “The Queen”, su appalti e tangenti tra il Napoletano e il Casertano, che vede indagato il sindaco De Cristofaro per una vicenda legata alla ristrutturazione della ‘Casa dello Studente’ all’epoca in cui ricopriva l’incarico di presidente dell’Ordine degli Architetti di Caserta.

I democratici premettono: “Dopo diversi mesi da quando Aversa fu individuata, da un magistrato, quale parte offesa nell’indagine ‘The Queen’, che vede indagato il sindaco De Cristofaro, per la cui cosa è già stato sottoposto a misura cautelare preventiva in carcere (poi revocata, ndr.), oggi un altro magistrato ha argomento che la parte lesa è solo l’Adisu (Azienda per il Diritto allo Studio Universitario della Sun – Seconda Università degli Studi di Napoli, oggi Università “Vanvitelli” che doveva gestire la struttura, ndr.) che detiene la proprietà comunale dell’ex carcere mandamentale (trasformato, poi, in Casa dello Studente, mai entrata in funzione, ndr.)”.

“Il sindaco e i suoi fanno festa – continuano i dem – ma non hanno mai inteso che la questione era principalmente ‘morale’! Questa maggioranza, vergognosamente, non ha sentito l’esigenza, immediata, dopo la prima comunicazione, di tutelare la città, non è sentita colpita dall’onta di quel giudizio, ma hanno difeso gli interessi del ‘suo’ sindaco. Di fronte a quello stato di cose ci siamo ribellati civilmente, con argomentazioni inconfutabili, rispedite al mittente dal muro di gomma della maggioranza che faceva mancare il numero legale in Consiglio”.

“Siamo stati così costretti – sottolinea il Pd – a dileggiare l’aula consiliare e il primo cittadino. Allora protestavano con noi anche Capasso e Innocenti, eletti in liste che sostenevano il nostro candidato sindaco, oggi capogruppo consiliare, Marco Villano, ed oggi uomini della maggioranza, acquisti veri e propri di De Cristofaro, in cambio di due assessorati, uno a testa. La sola salvezza, per il sindaco, per non andare a casa dopo l’abbandono del gruppo ‘Noi Aversani’”. “La città – conclude il Pd – è sempre più offesa dai metodi di questo ‘reuccio’, capace di tutto pur di rimanere a galla!”.

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