Cesa (Caserta) – Un’escalation di tensioni tra vicini, sfociata in violenza fisica, ha portato alla condanna di un 41enne, residente in un condominio situato nel cuore del paese. Il giudice monocratico del Tribunale di Napoli Nord, Patroni Griffi, ha inflitto all’uomo una pena di un anno e nove mesi di reclusione, senza il beneficio della sospensione condizionale, ritenendolo colpevole di stalking e lesioni personali aggravate.
La vicenda giudiziaria affonda le radici in una lunga serie di dissapori maturati all’interno di un contesto condominiale, teatro di rapporti sempre più logori tra l’imputato e una vicina di casa. Le prime denunce da parte della donna, già formalizzate prima dell’episodio chiave, hanno tracciato il contorno di un rapporto caratterizzato da continui litigi e tensioni.
Il punto di non ritorno è stato raggiunto nell’ottobre del 2023, quando, dopo l’ennesima discussione, il genero della donna si recò a chiedere chiarimenti al 41enne. La situazione, però, degenerò rapidamente: secondo la ricostruzione accolta dal tribunale, l’uomo reagì con un’aggressione violenta, arrivando persino a spingere il suo interlocutore contro un’automobile in transito sul corso principale di Cesa.
Un gesto che non rimase senza conseguenze: il genero della signora riportò una frattura nasale, lesione ritenuta compatibile con quanto denunciato e suffragata dai referti medici. Da quel momento, il 41enne fu sottoposto a misure cautelari, tra cui il divieto di dimora a Cesa e l’obbligo di non avvicinarsi alle persone offese, misura che lo costrinse a lasciare il paese.
Il procedimento si è concluso con una sentenza di condanna e con l’obbligo, per l’imputato, di risarcire i danni nei confronti delle vittime, che si sono costituite parte civile nel processo con l’assistenza dell’avvocato Vincenzo Guida.