“Sotto Copertura”, Zagaria protesta in aula contro la fiction: “Mi suicido”

di Redazione

Il “ministro delle Finanze” della camorra di Casapesenna, Michele Zagaria, ex superlatitante arrestato nel 2011, protesta contro la fiction “Sotto Copertura”, di recente andata in onda su Raiuno, ispirata alla sua storia.

In video conferenza dal carcere di Milano Opera, dove è detenuto in regione di 41 bis, “Capastorta” ha inscenato oggi una protesta mentre nell’aula della quarta sezione della Corte d’Assise di Napoli mentre si stava celebrando l’udienza di un processo per un duplice omicidio.

Il boss ha tentato di rilasciare delle dichiarazioni spontanee sulla fiction in cui viene interpretato dall’attore Alessandro Preziosi, ma il presidente del collegio gli ha tolto la parola, ritenendo l’argomento non pertinente al processo. A quel punto, Zagaria si è avvolto intorno al collo il filo del microfono, accennando a un tentativo di suicidio, subito interrotto dall’intervento degli agenti della Polizia penitenziaria.

Nei giorni scorsi l’ex “primula rossa” della criminalità organizzata casertana aveva chiesto un risarcimento di 100mila euro per i “danni d’immagine” che la fiction gli avrebbe arrecato, sottolineando di voler donare poi tutto in beneficenza. Zagaria ritiene che la ricostruzione dei fatti raccontati nella fiction (che, tuttavia, sin dai titoli di apertura fa presente che si tratta di fatti ispirati ad una storia vera) non sia fedele, soprattutto per il passaggio riguardante l’attrazione sessuale verso una minorenne, ossia la figlia dei coniugi che lo tenevano nascosto nella casa-bunker di via Mascagni, a Casapesenna.

Gli avvocati del boss hanno manifestato direttamente alla Rai e alla Lux Vide, produttrice della fiction, le contestazioni sulla sceneggiatura. “Ciò che viene narrato – si legge nella loro nota – non è assolutamente realistico e molti sono i particolari inventati dagli sceneggiatori: uno fra tutti, e forse il più grave, quello che dipinge Michele Zagaria come un uomo attratto sessualmente dalla giovane figlia della famiglia che per anni lo ha ospitato; cosa che ha profondamente offeso e disgustato il nostro assistito”. I legali dello studio Sartoris Lettieri, difensori di Zagaria, hanno fatto sapere di aver anche depositato un ricorso cautelare al Tribunale di Roma.

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