Carinaro, Armando Lunello neo cavaliere dell’Ordine di Gerusalemme

di Redazione

Solenne e suggestiva cerimonia di investitura per i Neo Cavalieri dell’Ordine del Santo Sepolcro di Gerusalemme della Luogotenenza per l’Italia Meridionale Tirrenica, nell’Abazia Territoriale di Montevergine. Investiti del titolo di cavaliere nove appartenenti alla Sezione Napoli – Terra di Lavoro hanno prestato solenne promessa e sono stati accompagnati dal loro preside, l’avvocato Raffaele Gaetano Crisileo, assistito dal Gran Priore Angelo Spinillo, vescovo di Aversa, vice presidente della Cei per il Sud Italia e Grand’ Ufficiale dell’Ordine. Tra i nove neo cavalieri ha ricevuto l’onorificenza dell’investitura l’ingegner Armando Lunello di Carinaro.

Il Sacro Rito dell’Investitura è stato celebrato nell’Abazia di Montevergine, preceduto dalla Veglia delle Armi svoltosi nel Palazzo di Loreto, cioe’ nel nuovo palazzo della Curia Abaziale. La veglia si e’ svolta come prevede lo Statuto di costituzione dell’Ordine (1099) ed è stata presieduta da da Beniamino Depalma, Gran Priore della Luogotenenza Meridionale Tirrenica su delega del Gran Maestro, alla presenza del generale Giovanni Napolitano, luogotenente per l’Italia Meridionale Tirrenica, e dell’Abate Ordinario di Montevergine, reverendissimo Riccardo Luca Guariglia OFB106^ Abate del Santuario Benedettino che, per proprio privilegio, dipende direttamente da Papa Francesco.

Sono intervenuti sindaci, diplomatici, rappresentanti delle Istituzioni e delle forze dell’ordine. Ammessi all’Ordine, dopo un lungo periodo formativo, appartenenti alla Sezione Campana Napoli – Terra di Lavoro, con approvazione del Gran Magistero e decreto del Gran Maestro dell’Ordine, il cardinale O’Obrien. In tantissimi, in una chiesa gremita di persone, hanno assistito alla processione di ingresso dei cerimonieri, dei cavalieri, degli scudieri, del cavaliere vellissifero, dei sacerdoti e del luogotenente nonché al suggestivo cerimoniale con il quale sono stati nominati 45 Neo Cavalieri appartenenti a 54 Delegazioni della Luogotenenza.

L’arcivescovo Depalma ha ricordato ai Cavalieri, ammessi all’Ordine Pontificio con l’antico rito della imposizione della spada sulla spalla e con la consegna della croce e delle sacre insegne che “essere Cavalieri del Santo Sepolcro oggi significa lottare per Cristo Risorto e per  il messaggio evangelico della Chiesa; vuol dire essere giusti e testimoniare il cristianesimo, tenendo sempre nella mente e nel cuore il Perdono, la Fede e la Carità”.

Il compito dell’Ordine è quello di aiutare i Cristiani in Terra Santa attraverso il Patriarcato dei Latini in Gerusalemme amministrato dal patriarca Pierbattista Pizzaballa.

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