- Congo, funerali di Stato per Attanasio e Iacovacci. Di Maio: “Chiesto a Onu e Pam apertura inchiesta”
- Covid, Speranza: “Nuovo Dpcm valido fino al 6 aprile, include Pasqua. Non possiamo allentare misure”
- Salerno, spaccio di droga in carcere: 47 indagati, c’è anche agente Penitenziaria
- Multato per aver parcheggiato in posto disabile: “vendetta” contro donna in carrozzina
- Afragola, cadavere carbonizzato trovato in parcheggio centro commerciale
- Fanghi in mare anziché in discarica: 14 arresti in inchiesta Sma Campania
- Cinema: iniziate a Roma le riprese di “Piove”, il nuovo film di Paolo Strippoli
- Covid nel Casertano, boom di nuovi positivi al 24 febbraio. Altri 3 deceduti
- Inchiesta SMA Campania, Santillo (M5S): “Basta malaffare che uccide nostri territori”
- Caserta, nasce Malìa: la libreria dedicata alle donne
Spagna, Rajoy: “Catalogna chiarisca su indipendenza, nessuna mediazione su illegalità”
11 Ottobre 2017 11 Ottobre 2017

Madrid chiede chiarezza alla Catalogna. Il premier Mariano Rajoy ha detto, infatti, di aver inviato formale richiesta al presidente catalano Carles Puigdemont affinché confermi o meno se abbia effettivamente dichiarato l’indipendenza della regione. Questo prima di mettere in opera eventualmente le misure previste dall’articolo 155. In Parlamento ha poi accusato il governo catalano di ave lanciato “un attacco sleale e pericoloso all’unità della Spagna”.
“La risposta del presidente catalano determinerà le decisioni del governo”, ha sottolineato Rajoy. “La richiesta” di chiarimento a Puigdemont “arriva prima di qualsiasi misura che il governo possa adottare e vuole offrire chiarezza e sicurezza ai cittadini, necessarie per decisioni così importanti”. “Abbiamo chiesto al governo della Generalitat che confermi se ha dichiarato l’indipendenza della Catalogna, a seguita della deliberata confusione generate ieri. La risposta che darà Puigdemont segnerà il futuro degli eventi. Il ritorno alla legalità è nelle sue mani”.
Intervenendo nel pomeriggio in Parlamento, Rajoy ha precisato: “E’ un momento grave per la nostra democrazia. Si stanno mettendo in discussione i principi di una società democratica”. Il premier spagnolo ha accusato il governo della Catalogna di Puigdemont di “un attacco sleale e pericoloso alla Costituzione, all’unità della Spagna e alla convivenza pacifica dei cittadini. Il governo autonomo non ha rispettato la legge e le sentenze della Corte. Il referendum catalano è parte di una strategia per imporre l’indipendenza che pochi vogliono e che non è buona per nessuno”.
“Nelle strade della Catalogna abbiamo visto le drammatiche conseguenze della violazione della legge. – ha continuato Rajoy – Quello che non è legale non è democratico e questo referendum illegale e ha fallito”. Le parole di Rajoy aprono dunque la strada verso l’applicazione dell’articolo 155 della Costituzione, che consente di sospendere l’autonomia della Catalogna. In tal caso, la richiesta formale dovrà essere rivolta al Senato.
Con il premier si è subito schierato il segretario socialista Pedro Sanchez, dicendo di essere d’accordo con la sua richiesta a Puigdemont di chiarire se abbia effettivamente dichiarato l’indipendenza. Il Partito socialista (principale partito di opposizione), ha sottolineato Sanchez, appoggerà “le misure costituzionali” che il premier prenderà nella crisi catalana se la risposta di Puigdemont all’ultimatum sarà negativa.
Sanchez ha inoltre detto di aver raggiunto un accordo con il premier per una riforma della Costituzione che ridefinisca tra l’altro lo statuto della Catalogna. Una commissione sarà formata a breve, ha spiegato, e lavorerà per sei mesi per sottoporre poi le conclusioni al Parlamento. Il leader socialista ha precisato che anche per la tenuta di un referendum di auto-determinazione, cui si è detto contrario, è necessaria una riforma della Costituzione.
Il premier italiano Paolo Gentiloni esprime la “necessità di rispettare il quadro costituzionale e le leggi”. E auspica che “l’appello al dialogo per evitare escalation ingiustificate e pericolose” si sviluppi nella cornice della Costituzione spagnola e del rispetto dello stato di diritto spagnolo”.
Con Madrid si schierano poi Parigi e Berlino. La portavoce di Angela Merkel dice che “una dichiarazione di indipendenza della Catalogna sarebbe illegale e non sarebbe riconosciuta”. Le fa eco una nota diffusa dal ministro degli Esteri francese, in cui si legge che “ogni dichiarazione unilaterale di indipendenza da parte delle autorità catalane sarebbe illegale e non potrebbe in alcun caso essere riconosciuta”.
Articoli Correlati
I nostri Video
News Recenti
-
Congo, funerali di Stato per Attanasio e Iacovacci. Di Maio: “Chiesto a Onu e Pam apertura inchiesta”
"L'Italia onorerà...
- 24 Febbraio 2021
-
Attacco in Congo, morti l’ambasciatore italiano Luca Attanasio e un carabiniere
Attentato nella Repubblica Democratica del Congo dove sono rimasti uccisi l'ambasciatore...
- 22 Febbraio 2021
-
Nuova Zelanda, assorbenti gratis in tutte le scuole contro “povertà mestruale”
L'obiettivo di sconfiggere il fenomeno della "povertà mestruale" ("period poverty". In Nuova...
- 18 Febbraio 2021
-
Colpo di Stato in Myanmar, non si placa la protesta. 5 giornalisti arrestati
Continuano le tensioni in Myanmar nonostante gli sforzi del regime per sedare la rivolta contro...
- 15 Febbraio 2021
-
Usa, Biden chiede al Congresso riforme per limitare le armi
Nel terzo anniversario della sparatoria in un liceo di Parkland in Florida, il presidente degli Usa Joe Biden ha lanciato un appello rivolto al Congresso per...
- 15 Febbraio 2021
-
Catalogna, vincono di nuovo gli indipendentisti: maggioranza assoluta in Parlamento
Nuovo schiaffo a Madrid dalle elezioni catalane dove hanno rivinto gli indipendentisti....
- 15 Febbraio 2021
You must be logged in to post a comment Login