Movida ad Aversa, Della Valle: “Il sindaco non vuole risolvere, cerca solo visibilità sui media”

di Nicola Rosselli

Aversa – Il sindaco Enrico De Cristofaro preannunzia una stretta sulla movida con una nuova ordinanza che prevedrà la chiusura diretta per 15 giorni in caso di contravvenzione all’ordine di spegnere la musica entro le 24 e scoppia la polemica. A rispondere al primo cittadino è l’ex assessore al settore e responsabile dell’Osservatorio Politico Cittadino Gino Della Valle che afferma: “Visto i numerosi vizi formali e sostanziali dell’ultima ordinanza preannunziata dal sindaco e visto il modo con il quale vengono gestiti i turni della Polizia municipale è lecito sospettare che il problema movida non si vuol risolvere. Sembra, anzi, quasi che si cerchi solo visibilità sui media e si pensi poco alla sostanza”.

“Consiglio al sindaco – continua della Valle, che è anche il primo dei non eletti nelle fila di Forza Italia – di leggere meglio gli articoli 50 e 54 del Testo Unico degli Enti Locali. Un’ordinanza sindacale deve avere carattere di provvisorietà. Se la sua efficacia non è limitata nel tempo diventa una legge ed il sindaco non ha potere legislativo”.

“Per quanto riguarda, poi, la questione degli orari, – afferma l’esponente azzurro passando al merito – forse era meglio affrontare il problema in modo organico, magari con un regolamento in Consiglio o, meglio ancora, proporre un ‘Patto per la notte’ tra amministrazione ed esercenti. In tema di orari, poi, prima di dare vita all’ordinanza del tipo di quella annunziata, si dovevano attivare le procedure di concertazione con le categorie prima di emettere il provvedimento. Basta un ricorso alla magistratura amministrativa per mettere a rischio tutto il provvedimento. Ma mettendo da parte l’aspetto amministrativo mi chiedo come si pensa di far rispettare tutte queste belle ordinanze (orari di chiusura, vetro, musica etc.) con due o tre agenti in servizio ogni notte?”.

A questo punto, Della Valle lancia la sua proposta relativamente ai controlli e spiega: “Non è meglio pensare ad un altro tipo di servizio che preveda la presenza random (ossia a caso, senza un giorno prefissato) di una decina di uomini della Polizia municipale in campo per cercare di frenare seriamente il problema effettuando effettivamente i controlli?”.

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