Renzi: “Non discuto di alleanze”. Franceschini: “Da soli non si vince

di Redazione

“Chi ha detto che abbiamo perso le amministrative perché non c’erano le coalizioni? Non io. Il problema è opposto:non abbiamo vinto neanche avendo le coalizioni”. Lo ha detto alla direzione Pd il ministro della Cultura Dario Franceschini. “A Padova – ha aggiunto – abbiamo vinto ma il Pd ha preso il 13%: siamo un po’ lontani dal poter vincere da soli. Servono le proposte, serve l’azione di governo, l’organizzazione, ma servono le alleanze”.

“Lo ius soli è un principio di civiltà, dobbiamo andare avanti. In Europa va posto il veto sul fiscal compact nei Trattati”, dice Matteo Renzi, aprendo la Direzione del Pd, convocata sui risultati delle Comunali. Renzi ha poi fatto un appello al proprio partito: “Il viaggio per l’Italia fuori da qui esige gioco di squadra, passiamoci la palla”. Parlando delle Regionali, il segretario del Pd non ha voluto fare riferimenti alle alleanze ma ha ribadito la propria posizione: il risultato va analizzato senza dargli una lettura nazionale.

“Chi ha detto che abbiamo perso le amministrative perché non c’erano le coalizioni? Non io. Il problema èopposto, che non abbiamo vinto neanche avendo le coalizioni. A Padova abbiamo vinto ma il Pd ha preso il 13%: siamo un po’ lontani dal poter vincere da soli. Servono le proposte, serve la forza leader, serve l’azione di governo, serve l’organizzazione, ma servono gli altri, servono le alleanze”. Lo afferma il ministro Dario Franceschini che poi aggiunge: “Non mettiamo in discussione il segretario appena eletto dalle primarie: me lo ricordo che hai preso due milioni di voti ed è giusto che tu risponda a loro. Ma con rispetto per una comunità formata da uomini e donne che ti hanno votato ma non rinunciano per quattro anni a esprimere un pensiero e una parola”. “Un segretario ascolta la comunità, la tiene insieme con pazienza, senza vedere dietro il pensiero di chi la pensa diversamente un tradimento o un complotto”.

Parlare di alleanze negli organismi dirigenti, qual è la direzione, è giusto, su questo sono d’accordo con Franceschini. Magari però non tutti i giorni sui giornali o facendoci la campagna elettorale. Ha replicato il presidente del Pd Matteo Orfini.

“Oggi pomeriggio Direzione del Pd. Per la prima volta senza lo streaming. Ho ascoltato la relazione. Ve la racconteranno stasera nei tg e domani sui giornali. Sono invitato ma senza diritto di parola”. Lo scrive su Facebook, con ironia, Gianni Cuperlo, deputato della minoranza Dem. “Allora – aggiunge – adesso ascolto e poi stasera o domani metterò qui sopra le cose che avrei detto. Sara’ il secondo Gronchi Rosa del mese e sarà bene per l’ennesima volta che vi risparmiate ironie a buon mercato. Volevo anche chiedervi se qualcuno tra voi ha confidenza con la meditazione orientale. E’ vero che fa miracoli?”.

“Non sono d’accordo che il risultato delle amministrative sia un tema locale almeno per tre motivi: rispetto all’ultima analoga tornata c’è stata una crescita fortissima dell”astensionismo; abbiamo subito sconfitte più forti e cocenti nelle aree più forti di insediamento tradizionale della sinistra. Credo che la conflittualità nel centrosinistra non dia vantaggi agli scissionisti ma distacchi pezzi di elettorato”. Questo il pensiero di Andrea Orlando espresso nella direzione Pd. “Non facciamo caricature fra di noi. Nessuno vuole rifare l’Unione. Non sono nostalgico dell’Unione ma Pisapia non è Ferrero. Se siamo in grado di costruire una coalizione è perché nel frattempo c’è stato il Pd. Al tempo dell’Unione il Pd non c’era”. Ha aggiunto Orlando rilanciando l’unità del centrosinistra. “Noi vogliamo – ha chiesto – continuare a discutere o ogni volta che qualcuno solleva una questione lo si deve additare come quello che vuole far perdere”.

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