Migranti, Frontex: “Più sostegno all’Italia”. Chiesta apertura porti di altri Paesi Ue

di Redazione

Frontex apre alla revisione delle operazioni di Triton dopo l’incontro con la delegazione italiana guidata dal prefetto Giovanni Pinto. “Sarà stabilito un gruppo di lavoro per identificare ed elaborare cosa deve essere rivisto in vista delle decisioni già raggiunte a livello politico” a Tallinn. L’Agenzia Ue aumenterà il suo sostegno all’Italia sul fronte rimpatri, hotspot, sorveglianza aerea delle coste e sul codice di condotta per le Ong.

Soddisfatto il Viminale che aveva chiesto con urgenza l’incontro e oggi parla di “un altro passo avanti”. Pinto ha messo sul tavolo dell’Agenzia europea delle frontiere la richiesta che “nel caso di massiccio afflusso di migranti”, come avvenuto una paio di settimane fa con 12mila sbarchi concentrati in un weekend, sia possibile sbarcare le persone soccorse nei porti di altri Paesi Ue. Tutti i partecipanti all’incontro hanno riconosciuto che l’Italia sta affrontando “una straordinaria pressione ed ha bisogno di un supporto addizionale dall’Ue e da Frontex”.

Non c’è però stato – né poteva esserci in questa fase di discussione preliminare in un tavolo tecnico – l’ok alla proposta di Roma. Sarà comunque costituito “senza ritardi” un gruppo di lavoro per identificare quello di cui c’e’ bisogno per rivedere il “concetto operativo” di Triton, alla luce delle decisioni già raggiunte a livello politico in seguito al piano d’azione presentato dalla Commissione europea lo scorso 6 luglio.

Il gruppo di lavoro si occuperà anche di un’altra partita che sta a cuore dell’Italia e cioè il codice di condotta per le Ong. Frontex ed alcuni Stati membri, infatti, vogliono condividere le loro esperienze operative per aiutare a sviluppare il codice e, una volta adottato, valutare come impatta sulle operazioni dell’Agenzia europea.

Frontex, inoltre, che attualmente dispiega 400 persone, 12 navi, 3 aerei e 4 elicotteri per assistere l’Italia nella gestione della pressione migratoria e combattere il crimine transfrontaliero, si è impegnata a rafforzare la sua presenza negli hoptspot per aiutare le autorità italiane a velocizzare le procedure di identificazione e registrazione dei migranti e l’iter dell’asilo.

L’Agenzia ha anche proposto di espandere l’uso di un aereo da ricognizione che manda in tempo reale video ed altri dati dal Mediterraneo Centrale al Frontex situation centre di Varsavia. Infine, è pronta ad aumentare il suo sostegno all’Italia nell’area dei rimpatri. Parecchi Paesi europei sono pronti a partecipare ai programmi, ma questo, rileva Frontex, “richiede una capacità di detenzione aggiuntiva” per i migranti che dovranno essere rimpatriati.

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