Aversa Normanna, il Comune si “riappropria” dello stadio

di Nicola Rosselli

Aversa – Mentre l’Aversa Normanna cita il Comune in giudizio dinanzi al locale Tribunale di Napoli Nord con una richiesta di trecentomila euro (guarda intervista al presidente Spezzaferri), l’Ente, da parte sua, decide di prendere possesso dello stadio comunale “Augusto Bisceglia” con la forza pubblica.

La decisione è stata adottata nel corso di un summit tenuto nel pomeriggio di ieri alla presenza del sindaco Enrico De Cristofaro, dell’assessore al ramo Alfonso Oliva e del dirigente del settore Stefano Guarino, che è anche comandante della Polizia municipale. La squadra granata, infatti, dopo aver subito diversi ultimatum, tutti disattesi, ha fatto decorrere anche l’ultimo, il 30 aprile, senza che fossero consegnate le chiavi, così come intimato dal comandante Guarino con una diffida apposita.

“Dal 30 aprile scorso – ha affermato l’assessore Oliva – l’Aversa Normanna occupa lo stadio senza averne titolo. A questo si aggiunga che, proprio il giorno dopo in cui gli abbiamo concesso l’ennesima proroga per far disputare ad Aversa l’ultima partita di campionato, ci è giunta una citazione da parte della dirigenza granata. Voglio anche evidenziare che dallo scorso 30 aprile decorre anche la penale di 250 euro al giorno per ogni giorno di ritardo nella riconsegna della struttura di proprietà comunale”.

Così come aveva già preannunziato nel corso della lunga scia polemica tra comune e Aversa Normanna, il patron granata Giovanni Spezzaferri ha chiesto trecento milioni per una serie, a suo dire, di spese sostenute in vece dell’ente. In particolare, si tratta di risarcimento per la manutenzione ordinaria e straordinaria del manto erboso del campo sportivo, per i costi sostenuti per la chiusura temporanea delle strade circostanti l’impianto sportivo in occasione delle partite casalinghe, dal consumo di gas e dai costi di realizzazione di altre opere di miglioria apportate al ‘Bisceglia’. Una sorta di riconvenzionale a fronte della richiesta del Comune di circa 70mila euro di rimborso del pagamento di bollette per il consumo di energia elettrica. Per questa somma c’era stato anche un accordo per rateizzarla, ma, alla fine, la squadra non ha pagato nessuna rata.

Dopo il mancato pagamento da parte della società sportiva vi è stata la diffida a lasciare libero lo stadio e la quasi contestuale citazione dei responsabili granata per, appunto, trecentomila euro. Citazione alla quale la giunta comunale, nel corso di una delle ultime sedute, su relazione dell’avvocato interno dell’ente, Giuseppe Nerone, ha deciso di resistere avvalendosi per la propria difesa dello stesso avvocato Nerone.

Intanto, dopo aver conquistato la salvezza, Spezzaferri ha fatto sapere che intende cedere la proprietà della compagine granata. Sono in molti a pensare che si tratti di una mossa tattica in attesa di spostare il tutto nella vicina Lusciano.

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