“Arresti popolari”, perquisite case dei leader del Movimento Forconi

di Redazione

La polizia di Latina ha eseguito una serie di perquisizioni domiciliari su tutto il territorio nazionale nei confronti di leader ed esponenti del “Movimento 9 Dicembre – Forconi”. L’attività è stata condotta dalla Digos di Latina, in collaborazione con le Digos di Ascoli, Campobasso, Como, Firenze, Roma, Taranto, Treviso e con il coordinamento della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione.

Nel corso delle perquisizioni sono stati sequestrati materiale cartaceo, ma anche supporti informatici e pc. Il materiale informatico sarà sottoposto ad accertamenti tecnici.

Destinatari delle perquisizioni, fa sapere la polizia, sono aderenti al Movimento che hanno manifestato l’intenzione di porre in essere una serie di condotte per eseguire il cosiddetto ‘ordine di cattura popolare’, un documento redatto da alcuni tra gli odierni indagati e dal contenuto fortemente istigatorio con il quale si incitano i cittadini ad ‘arrestare’ tutti i parlamentari della Repubblica, gli esponenti del governo e il presidente della Repubblica.

Sono 18 le persone destinatarie delle perquisizioni: si tratta di persone che, spiega la polizia, si sono evidenziate “nei mesi scorsi per la loro appartenenza o comunque vicinanza al Movimento e che hanno manifestato l’intenzione di porre in essere una serie di condotte criminose finalizzate, in particolare, a dare esecuzione al cosiddetto ‘Ordine di cattura popolare'”.

Emblematico, ricorda la polizia, quanto accaduto lo scorso 14 dicembre nei pressi di Montecitorio, quando un gruppo aggredì l’ex parlamentare Osvaldo Napoli per eseguire il “primo arresto popolare di un politico”: nella circostanza, l’intervento di polizia e carabinieri in servizio di vigilanza scongiurò conseguenze peggiori e permise di identificare e denunciare 14 persone.

“Nel corso dell’indagine – spiega la polizia – gli odierni indagati si sono evidenziati anche per aver postato sui social network inquietanti proclami di rivolta sociale e per aver partecipato a iniziative di piazza connotate da illegalità tra cui il citato tentativo di ‘arresto'”.

“Era un atto dimostrativo, noi andiamo avanti, non ci fermeremo: abbiamo fatto gesti dimostrativi e forti, ma mai azioni illegali. Andremo avanti fino in fondo sempre nel rispetto della legge”. E’ quanto afferma all’Adnkronos Danilo Calvani, presidente del Movimento 9 Dicembre–Forconi, dopo le perquisizioni eseguite oggi nei suoi confronti e di altre 17 persone del movimento.

Calvani spiega che le perquisizioni sono state fatte in virtù delle denunce presentate in tutta Italia con le quale si chiedeva alla magistratura “di procedere contro gli attuali politici eletti con una legge dichiarata incostituzionale dalla Corte Costituzionale”. “Siamo riusciti ad andare a bersaglio – ha concluso – volevano un atto da cui scaturisse un dibattito: questo parlamento è legittimo o no? Per noi è illegittimo e lo ha detto anche la Consulta, chiediamo il rispetto della legge”.

Il ‘Movimento 9 Dicembre – Forconi’ potrebbe inoltre decidere di presentare delle liste in una cinquantina di comuni alle prossime amministrative: “Il 9 aprile – spiega ancora Calvani all’AdnKronos – si terrà a Latina un’assemblea nazionale e decideremo se presentare le liste alle amministrative. La gente ce lo sta chiedendo”. L’ipotesi riguarda “almeno una cinquantina di comuni in tutta Italia”.

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