Usa, gli 007 americani: “Putin ordinò di influenzare le elezioni”

di Redazione

“Affermiamo con molta sicurezza” che il presidente russo, Vladimir Puntin, ha ordinato una campagna d’influenza sulle elezioni. È quanto si legge nella versione declassificata del rapporto delle agenzie d’intelligence statunitensi, a proposito degli attacchi hacker durante la campagna elettorale per le presidenziali e dell’interferenza russa nel voto.

Il presidente russo e il suo governo hanno “mirato a sostenere le possibilità” di essere eletto presidente degli Stati Uniti del repubblicano Donald Trump, “quando possibile screditando” la sfidante democratica Hillary Clinton e “contrastando pubblicamente lei a favore di lui”. È quanto si legge nella versione declassificata del rapporto delle agenzie d’intelligence statunitensi, diffuso dai media americani, a proposito degli attacchi hacker durante la campagna elettorale per le presidenziali e dell’interferenza russa nel voto.

Inoltre, secondo il rapporto “l’approccio di Mosca si è evoluto nel corso della campagna sulla base della comprensione della Russia delle prospettive elettorali dei due candidati principali”. “Quando a Mosca è parso che la segretaria Clinton avrebbe probabilmente vinto le elezioni, la campagna d’influenza russa ha iniziato a concentrarsi di più sul minarne le futura presidenza”.

Intanto, Trump attacca Nbc e i democratici per i presunti attacchi hacker durante le elezioni. In una serie di tweet, il presidente eletto si chiede “come mai Nbc abbia potuto buttare un occhio al rapporto segreto che è stato presentato a Obama” sulla possibile interferenza russa. “Chi lo ha consegnato? Perché? Politica!”.

In altri due tweet sembra addirittura mettere in dubbio che il Democratic National Committee sia stato hackerato, sulla scia delle indiscrezioni sul fatto che l’Fbi non hai mai avuto accesso ai server del Comitato Democratico nel corso delle indagini sull’interferenza della Russia. “Il Democratic Nation Economic Committee non avrebbe consentito all’Fbi si valutare le informazioni nei sui computer dopo il presunto hackeraggio della Russia. Quindi come e perché sono così sicuri dell’attacco se non hanno mai chiesto un esame dei server? Cosa sta accadendo?”.

“La Russia ha una comprovata esperienza nel lavorare contro i nostri interessi, e chiaramente loro hanno tentato di immischiarsi nel nostro sistema politico. Condanno con forza qualsiasi interferenza esterna nelle nostre elezioni, che dobbiamo impedire prosegua. Dobbiamo anche essere chiari sul fatto che non c’è prova che ci sia stata qualche interferenza nel processo di votazione”. Lo ha scritto lo speaker della Camera degli Stati Uniti, Paul Ryan, commentando il rapporto delle agenzie di intelligence sugli attacchi hacker e le interferenze russe nelle elezioni presidenziali.

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