Beyoncè accende Milano: in 55mila al San Siro

di Emma Zampella

55mila spettatori al San Siro di Milano sono accorsi da ogni parte per godere dell’unica tappa italiana del “Formation World Tour” di Beyoncè.

Uno show capace di travolgere il pubblico, unendo spettacolarità e calore. Uno spettacolo che ha permesso alla star di mettere in mostra non solo le sue capacità vocali, ma anche la sua personalità e la sua grinta. Il tutto corredato da coreografiche mozzafiato che hanno messo in mostra il suo corpo con le giuste movenze.

Uno show in cinque atti, introdotti tutti da visual dall’impatto visivo e simbolico potente tratti dal video realizzato per l’album “Lemonade”, e proprio “Lemonade”, con sette estratti, costituisce l’asse portante di uno spettacolo dalla trama solida, alla quale sono stati anche sacrificati alcuni dei successi che la gente si aspetta in eventi del genere (vedi “Single Ladies”).

Ma non è stata solo la musica la protagonista dell’evento. Beyoncè, ora di pizzo vestita con stivali leopardi, ora in pizzo bianco o latex rosso, ha catalizzato l’attenzione, anche visual, su di sè.

Lei sempre con la posa giusta e il vento nei capelli (miracoli dei ventilatori disseminati sul palco), ma che non ha timore nemmeno di presentarsi con trucco e parruco infradiciato da un finale tutto interpretato sul secondo palchetto piazzato in mezzo al pubblico e trasformato in una piscina per uno dei momenti più spettacolari della serata. Il finale è un’infilata di successi dove la tensione emotiva del percorso tracciato dallo show si scioglie: “Crazy In Love”, “Naughty Girl”, “Freedom”, un tocco di Destiny’s Child con “Survivor”, “End Of Time” e la conclusiva “Halo” permettono di assestare il colpo del ko. C’è modo e modo di utilizzare gli stadi per un concerto: Beyoncé ha alzato l’asticella per tutti quelli che verranno dopo.

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