Aversa, “Operazione San Domenico”: parla il presidente de “I Normann”

di Giuseppe Scuotri

Aversa – Ad alcuni giorni dalla conferenza “Operazione: San Domenico”, che ha ufficialmente presentato alla città il piano per la messa in sicurezza e la riapertura della chiesa di San Domenico, gioiello del centro storico danneggiato dal sisma del 1980, Pasquale Leggiero, presidente de “I Normann”, associazione promotrice dell’iniziativa, ha risposto ad alcune nostre domande, illustrandoci nel dettaglio il progetto che restituirà ad Aversa, dopo 36 anni di attesa, un pezzo importante della propria storia.

Quando e come nasce il progetto “Operazione San Domenico”?

Il progetto nasce nel febbraio del 2014 con una telefonata fra me e la dottoressa Rossana Nuzzo del Fec (Fondo edifici di culto), alla quale chiesi spiegazioni sul perché la chiesa di San Domenico risultasse ancora chiusa dopo 36 anni. La dottoressa, molto gentilmente, ci offrì tutte le notizie disponibili in merito. Ci venne dunque l’idea di unire le forze, mettendo insieme un gruppo di giovani professionisti che potessero prestare il loro tempo, le loro conoscenze e gli strumenti tecnici adeguati per preparare, a titolo totalmente gratuito, un progetto da sottoporre ad autorità ed organi preposti. Il lavoro della squadra, composta dagli architetti Massimo Capasso e Dina d’Alessandro e dagli ingegneri Fabio Mascolo, Giovanni Costanzo, Vincenzo Pagano e Fulvio Trasacco, ottenne l’approvazione del ministero degli interni, proprietario del bene ed i pareri favorevoli della sovrintendenza e dell’architetto Amalia Gioia, responsabile belle arti e paesaggio per le province di Caserta e Benevento.

Quali interventi prevede il progetto?

Il progetto, nel pratico, prevede: la pulizia delle gronde, il risanamento del sagrato, il risanamento del portone di accesso, il risanamento della porta di accesso alla navata, la sostituzione ed integrazione delle parti mancanti dei finestroni con l’installazione di vetri nuovi, il rifacimento del finestrone gotico dietro l’organo, il rifacimento e revisione delle cornici in stucco, la sistemazione dell’impianto elettrico e la creazione dell’impianto di diffusione sonora, la messa in sicurezza degli altari laterali, riparazioni di intonaco ove necessario, la ritinteggiatura di tutta la superficie, la lucidatura al piombo del pavimento, la messa in sicurezza dell’organo e del pulpito, la fornitura di un marmo per la chiusura di una botola, la creazione di una rampa per disabili, il trasporto del materiale di risulta ad un luogo di scarico, il posizionamento di dissuasori per delimitare gli altari laterali, fornitura e posa in opera di pannelli in eps da installare dove prima c’erano dei dipinti.

Come prevedete di raccogliere i fondi necessari a coprire i costi dei lavori?

Il costo totale dell’operazione è di 80mila euro e sarà interamente coperto dall’associazione attraverso donazioni, sponsorizzazioni ed eventi culturali volti a questo scopo. Parlando di donazioni, mi preme ringraziare quanti hanno già partecipato con grosse somme alla nostra causa: Union Gas, nella persona di Gaetano Accurso, Peppe Andreozzi, il quale devolverà due euro alla nostra causa per ogni iscrizione alla Stranormanna, ed il centro Santulli nella persona dell’on. Paolo Santulli, che ha preso davvero a cuore il progetto e ci ha sostenuto in maniera straordinaria. Per quanto riguarda la raccolta fondi, abbiamo già messo in atto l’iniziativa “Adotta una panca”: qualsiasi cittadino, donando 300 euro, potrà sostenere i lavori e vedere il proprio nome apposto sulla panca “adottata”. Il pagamento può essere effettuato presso la sede de “I Normann”, in via San Girolamo 15, ad Aversa, oppure attraverso un versamento su conto corrente intestato a I Normann presso Credem Banca, codice Iban IT46P0303274791010000008307, causale “Erogazione liberale per il progetto adotta una panca”.

La folta partecipazione alla presentazione tenuta martedì 28 giugno ha indubbiamente dimostrato quanto la cittadinanza abbia a cuore il vostro progetto. Quali sono state le sue impressioni a riguardo?

Vedere la sala piena, nonostante l’orario ed il caldo, ha avuto indubbiamente un significato particolare e profondo, figlio del lavoro profuso con passione da me e dai miei collaboratori ed amici in questi anni. Ripensando a quei momenti, non posso esimermi dal ringraziare quanti, fra cittadini, associazioni ed istituzioni, mi hanno affiancato in questo progetto ed alla presentazione: il vescovo Angelo Spinillo, sempre pronto ad ascoltare la nostra voce; monsignor Ernesto Rascato, delegato regionale Bce (Beni culturali ecclesiastici); l’arciconfraternita del Rosario ed il suo padre spirituale, monsignor Clemente Petrillo; l’architetto Salvatore Buonomo, sovrintendente belle arti e paesaggio; il magistrato Nicola Graziano, il sindaco di Aversa Enrico de Cristofaro; il grafico Salvatore Diana e la dottoressa Grazia della Volpe. Oltre a questi, corre l’obbligo di ringraziare anche le associazioni Rotary Club Aversa Terra Normanna, Lion Club Aversa Città Normanna, Aversa Donna, Fidapa e Non sei sola, sperando che sempre più associazioni si aggreghino a loro. Infine, ci tengo a menzionare e ringraziare tutti i componenti della mia associazione, “I Normann”, assieme ai quali ho creato questa bellissima realtà di promozione culturale. Il mio invito per la cittadinanza è quello di venirci a trovare in associazione, visionare i nostri progetti e, magari, diventare parte di questa bella comunità di persone innamorate della propria città. 

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