“Risorto”, il ‘poliziesco’ sulla morte di Gesù Cristo

di Emma Zampella

Sarà sugli schermi dal 17 marzo il film che parla della morte di Gesù Cristo, “Risorto”, diretto da Kevin Reynolds. Sullo sfondo biblico della Resurrezione, si articola la storia inquadrata da un posto di vista diverso, attraverso gli occhi di un laico, un tribuno romano, incaricato da Ponzio Pilato di indagare sulla scomparsa del corpo dal Sepolcro.

Clavius (Fiennes), un tribuno militare di alto rango, e il suo aiutante Lucius (Felton) vengono istruiti da Ponzio Pilato per assicurarsi che i seguaci radicali di Gesù non rubino il suo corpo e in seguito dichiarino la sua risurrezione. Quando il corpo scompare nei giorni successivi, Clavius parte in missione alla ricerca del corpo perduto. Recatosi dai discepoli, ad attenderlo ci sarà proprio il profeta, inspiegabilmente risorto. Combattuto tra quello che gli suggerisce la ragione e ciò che testimoniano i suoi sensi, si troverà a dover decidere se credere nell’uomo che afferma di essere il Messia oppure se considerarlo un abile impostore. Nel frattempo Clavius nella sua indagini incontrerà vari personaggi che fanno parte dei Vangeli, tra cui gli Apostoli, Maria madre di Gesù e Maria Maddalena.

Nella clip assistiamo alla lettura di una lettera vergata da Clavius da parte di Lucius: nella missiva, lasciata dopo la sua scomparsa, il legionario afferma di non riuscire a comprendere il mistero dietro la resurrezione di Gesù, dovendo così partire alla ricerca di una soluzione.

A dirigere Risorto è Kevin Reynolds, già dietro la macchina da presa di kolossal come Waterworld, Robin Hood – Il principe dei ladri e Rapa Nui, il quale si è detto molto interessato a ripercorrere tutti i fatti susseguenti la morte e la resurrezione del figlio di Dio dal punto di visto di un legionario romano inizialmente scettico su quello che è uno dei massimi dogmi – se non il principale – del cristianesimo. Fiennes ha raccontato di aver voluto seguire la pista dell’interpretazione poliziesca: “Il mio modo di ritrarre Clavius è stato ispirato dalle nozioni di un detective su come focalizzare dei sospetti. Anche se questa è una storia biblica, volevo essere pragmatico riguardo al comportamento di Clavius, perché la mia percezione era quella di un noir”.

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