Aversa, una passeggiata scolastica…tra i rifiuti

di Antonio Arduino

Aversa – E’ vero, siamo abituati a vedere rifiuti in strada ad ogni ora del giorno, sono diventati parte integrante del paesaggio delle città al punto che nemmeno ci accorgiamo più che ci sono.

Però, se si pensa che si paga una tassa (e che tassa!) affinché vengano rimossi, fingere che non ci siano proprio è impossibile, specialmente quando sono posizionati in modo da impedire l’uso dei marciapiedi, il parcheggio delle autovetture e persino l’ingresso nel cancello di casa.

Così, vedere una fila di ragazzini che, accompagnati da due insegnanti, percorrono via Leonardo da Vinci, camminando sul piano stradale e rischiando di essere travolti dalle autovetture perché non possono usare il marciapiede, stimola un senso di ribellione nei confronti di chi non vede che fa esplodere un urlo di rabbia.

Forse questa sensazione non interessa agli altri. Forse l’urlo non lo ascolterà nessuno ma, come dice Papa Francesco, non bisogna uccidere la speranza. Né violentarla, aggiungo io.

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