No Expo, 8 arresti. Greci e italiani accusati di devastazione

di Stefania Arpaia

Milano – Sono 8 le persone arrestate, accusate di aver partecipato alla manifestazione No Expo dello scorso 1 maggio, mettendo a ferro e fuoco la città, in cui furono incendiati negozi, distrutte vetrine e danneggiati palazzi.

Si tratta di 5 anarchici greci, tra i 18 e i 24 anni, e 5 squatter milanesi, trai 25 e i 30 anni, accusati di saccheggio e devastazione. A finire in manette anche Alexandros Kouros, uno degli uomini più pericolosi di quella giornata, secondo le forze dell’ordine.

“Agirono come un commando armato”- scrive il gip Donatella Banci Buonamici – sono compattati in modo da formare un unico blocco nero e avrebbero agito in concorso con almeno 300 soggetti”.

“Oggi c’è stata una prima risposta giudiziaria – ha detto il procuratore aggiunto Maurizio Romanelli – Ma ci sarà un proseguo”. Secondo quanto stabilito dagli investigatori, i ragazzi greci sono tutti di Atene e giunti in Italia appositamente con l’obiettivo di sabotare l’inaugurazione dell’Expo e devastare la città.

Il gruppo di anarchici greco-italiano è stato scoperto grazie a un’identificazione fatta dai poliziotti il 2 maggio, il giorno dopo la devastazione. Le volanti, infatti, furono chiamate all’Esselunga di via Washington per una spesa un pò troppo movimentata. Il gruppo, 14 tra ragazzi e ragazze, era entrato nel supermercato e spaventò i commessi che chiamarono la polizia.

Gli investigatori sono risaliti alle identità dei devastatori dopo aver analizzato oltre 600 Gb di materiale video. Per il reato contestato sono previsti dagli 8 ai 15 anni di carcere.

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