Campo sportivo “non agibile”, Costanzo accusa l’amministrazione

di Gabriella Ronza

San Marcellino – Alla vigilia del concerto di beneficenza di martedì 29 settembre, tenutosi nello stadio di San Marcellino, in via Starza, l’associazione “Terra dei fuochi – Caserta” , organizzatrice dell’evento, ha scoperto e denunciato quella che ritiene la “non agibilità” della struttura sportiva dopo venti anni di normale impiego da parte della cittadinanza.

“Voglio che i miei concittadini sappiano in che stato versa il campo sportivo di San Marcellino, un luogo dove giocano e fanno sport soprattutto i giovani del nostro paese”, sostiene Nicola Costanzo, presidente dell’associazione.

“Tutto è iniziato per l’organizzazione del concerto. L’associazione aveva chiesto il permesso al Comune, permesso non accordatigli poiché l’Asl, dopo alcuni controlli, aveva categorizzato il posto come ‘non agibile’”, racconta il presidente dell’associazione che, tuttavia, per far sì che il concerto si svolgesse, grazie anche alla collaborazione del segretario comunale che ha accettato di prendersi la responsabilità, ha fatto ristrutturare due spogliatoi e la facciata, per una spesa totale di 845 euro pagati dal Comune.

“Abbiamo ripulito il campo rimuovendo i mobili vecchi abbandonati e abbiamo fatto ridipingere la facciata e ristrutturare due spogliatoi, che versavano in condizioni pietose”, sottolinea Costanzo. “Sono profondamente indignato. – aggiunge – Venti anni di gestione del campo sportivo per ritrovarci un luogo abbandonato a se stesso. Ci sono rifiuti speciali, scarti di materiale edile, buttati abusivamente in fondo al campo, spogliatoi da terzo mondo che si fanno beffa delle norme igienico-sanitarie. A parte le due stanze che ho fatto ristrutturare, ce ne sono altre: l’infermeria, lo spogliatoio arbitri, il sottopassaggio tribune.  Tutto questo in condizioni pietose”.

Ciò nonostante, Costanzo, come fatto all’indomani dell’evento benefico, ha denunciato di aver subìto controlli, dopo un putiferio scatenatosi tra Asl e vigili urbani”. E qui l’attivista si lascia andare a delle accuse mirate: “La verità è che in venti anni nessuno è andato mai a fare i controlli. Come mai la legge e i controlli sono stati applicati solo per me? Hanno tentato di bloccarci in tutti i modi, ma non ci sono riusciti”.

Costanzo, però, chiarisce che la pista atletica e il manto erboso sono agibili e auspica: “Ora ci sono delle questioni su quale società debba prendere la gestione del campo. Spero vivamente che venga totalmente reso agibile e che, soprattutto, vengano portati via i rifiuti speciali. San Marcellino merita un campo sportivo degno di questo nome”.

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