Cerignola, gay si toglie la vita: era vittima di bullismo

di Stefania Arpaia

Foggia – Un uomo di 40 anni, nel foggiano, si è tolto la vita, giovedì notte, ingerendo un cocktail letale di farmaci. La vittima, Antonio Intellicato chiamato da tutti Tonino, era da tempo soggetto di episodi di bullismo a causa del suo orientamento sessuale.

Il 40enne non si sentiva accettato non solo dalla comunità di Cerignola, in cui viveva, ma anche dalla sua famiglia che non l’aveva sostenuto nelle scelte fatte. Secondo fonti locali, 4 anni fa, il fratello minore lo aveva accoltellato perchè non riusciva ad accettare il fatto che ad Antonio piacessero gli uomini. “Rendeva la vita difficile a tutta la famiglia”, aveva dichiarato.

Secondo fonti locali, le condizioni di salute di Antonio, in seguito agli episodi di bullismo, si erano aggravate tanto da renderlo invalido. Non era la prima volta che l’uomo tentava il suicidio. 

Notizie come quella di Cerignola sono ormai intollerabili per un paese civile -ha detto Ivan Scalfarotto, sottosegretario alle Riforme del governo Renzi, al suo 12esimo giorno di digiuno per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sull’assenza nel nostro Paese di norme a riconoscimento e tutela dei diritti delle persone gay -Ancora più intollerabile è che questo avvenga in un mondo alla rovescia, dove le vittime sono dimenticate nel silenzio e nell’oscurità e le colpe e i colpevoli agiscono con la protervia di chi si sente protetto, blandito, silenziosamente incoraggiato”.

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