Letta contro Renzi: “Racconta un Paese che non c’è perchè aiuta a star meglio”

di Stefania Arpaia

Roma – Parole di critica quelle dell’ex premier Enrico Letta contro il capo del consiglio, Matteo Renzi. Avrebbe parlato ai microfoni di Mix24 di Giovanni Minoli su Radio 24, dichiarando: “Renzi racconta un Paese che non c’è? È una fase in cui la percezione delle cose vale più del reale, aiuta a star meglio? Io cerco di dare un contributo perché non sia un tempo in cui la percezione conti più della realtà”.

“Quella narrazione non aiuta a stare meglio: è metadone”, ha aggiunto. “Come presidente non eletto mi sono sentito a disagio. Ma il mio governo è nato perché non c’erano alternative alle larghe intese in cui bisognava trovare una persona che riuscisse a tenere insieme tutti, se no la legislatura non partiva. Bisogna ricordarsi le condizioni”, ha sottolineato Letta.

Mostrate diverse perplessità nei confronti dell’Italicum. “Bisogna vedere come sarà l’Italicum. Lo vedremo – ha  detto – Di legge elettorale approvata a maggioranza stretta in Italia ce ne è stata solo una, il Porcellum ed è stato un disastro. Il Mattarellum e quelle della Prima Repubblica sono state approvate a maggioranze larghe perché, come ha detto Renzi stesso, le regole del gioco si fanno tutte insieme. Spero che la legislatura vada alla sua scadenza naturale perchè se si votasse solo l’Italicum e poi si andasse a votare sarebbe una sconfitta di tutti”.

Il Jobs Act è stato “un passo avanti ma non sufficiente”, ha aggiunto: “Sul lavoro bisogna fare molte altre cose perché oggi il vero problema è la disoccupazione e c’è bisogno di tutelare i lavoratori che il lavoro lo hanno perso”.

Commentata anche la situazione libica: “Sarebbe stato non male se l’Unione Europea avesse nominato una personalità come Romano Prodi per occuparsi di questo. C’è bisogno di un’operazione Mare Nostrum europea”.

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