Nigeria, elezioni presidenziali: Boko Haram decapita 23 persone. Vittime per scontri politici

di Stefania Arpaia

Abuja – Tensione alta in Nigeria, protagonista di una giornata di scontri in cui sono morte diverse persone.

Il richiamo alle urne di 68,8 milioni di abitanti è diventato motivo di litigio in tutto il Paese. I terroristi di Boko Haram avrebbero decapitato con motoseghe 23 persone poi bruciate vive.

Altre 24 sarebbero le vittime di attacchi da parte di uomini armati, ma è ancora da chiarire se si tratti di attentati da parte dell’organizzazione terroristica o se si sia trattato di scontri politici.

L’intero Paese è in subbuglio a causa delle elezioni presidenziali previste per lo scorso febbraio, poi rimandate per motivi di sicurezza. La sfida è tra l’attuale premier Goodluck Jonathan, cristiano, del partito democratico del popolo e Muhammadu Buhari, musulmano, leader del congresso di tutti i progressisti.

Trecentosessantamila poliziotti sono stati posti dinanzi ai luoghi di votazione, circa 150mila seggi.

Intanto, fonti locali, fanno sapere che due civili hanno perso la vita in un attacco degli estremisti ad un seggio elettorale nel nord est della Nigeria.“Sparavano in aria e gridavano ‘Vi avevamo avvertito di non votare, vi uccideremo tutti’”, ha dichiarato un testimone.

Esplosa anche un’autobomba nei pressi di un seggio a Enugu, che non avrebbe provocato vittime.

Ucciso un soldato nella città di Port Harcourt. “Uomini armati hanno teso un agguato al militare”, ha spiegato il generale Essien.

 

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