Yara, il furgone di Bossetti fuori la palestra di Brembate

di Emma Zampella

 Bergamo. È stato parcheggiato fuori dalla palestra di Brembate di Sopra il furgone di Massimo Giuseppe Bossetti.

Un’ora dopo, Yara Gambirasio sparì, dileguandosi nel nulla. Era il 26 novembre del 2010 e a circa quattro anni di distanza spunta la dichiarazione di un testimone che ricorda di aver visto il mezzo di Bossetti svoltare intorno alle svoltare tra le 18.40 e 18.45 di quella sera, cioè pochi attimi prima del rapimento, nella strada dove si presume la ragazzina sia stata prelevata.

Sono gli ultimi, pesantissimi dettagli che emergono dall’indagine che il 16 giugno scorso ha portato in carcere il carpentiere di Mapello, 44 anni, moglie e tre figli. Gli uomini del Nucleo investigativo dei carabinieri e della Squadra mobile di Bergamo, con lo Sco e il Ros, ci erano arrivati da tempo, ma solo ora la notizia è trapelata. Gli inquirenti sono sicuri che si tratti dell’Iveco Daily di Bosetti, perché i fotogrammi sono stati fatti analizzare a un esperto della casa automobilistica, che, in base alle caratteristiche del mezzo, ha confermato: “Quello è il suo furgone”.

Per l’indagato è una tegola, anche perché dopo le 19, cioè quando la tredicenne viene rapita nel tragitto tra la palestra e la casa, il furgone non compare più nelle inquadrature. Sparisce. Fino a oggi si era parlato delle immagini catturate della telecamera del distributore Shell, che si trova di fronte al centro sportivo e che aveva registrato il giorno del delitto un furgone compatibile con quello di Bossetti alle 18.01. “Passavo sempre di lì quando tornavo dal lavoro”, si era difeso lui, anche se poi era emerso che quel pomeriggio non era stato in cantiere.

A parlare è stato un testimone, una persona che già nel 2010, a pochi giorni dalla scomparsa di Yara aveva confidato ai carabinieri, aveva dichiarato di aver notato quel furgone svoltare da via Locatelli e via Morlotti, dove chi indaga è convinto che la vittima sia stata prelevata dal suo assassino. Lo aveva visto tra le 18.40 e le 18.45. Un orario compatibile con il passaggio di Yara, che aveva lasciato la palestra intorno alle 18.40. Il testimone è stato riascoltato di recente e ha confermato il ricordo.

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