Patto del Nazareno, aperta indagine dopo denuncia del M5S

di Redazione

 Roma. La nuova corsa al Quirinale e le voci di un possibile voto anticipato infiammano l’anima più “combattiva” del Movimento 5 Stelle, lasciando i “dialoganti” nelle retrovie.

Andrea Colletti, altre volte salito alla ribalta della cronaca politica per attacchi alla presidente Laura Boldrini e all’ex premier Enrico Letta, ha depositato una denuncia in Procura a Roma “per accertare esistenza e contenuto del Patto del Nazareno fra Renzi e Berlusconi”.

Nella sua denuncia il deputato pentastellato ipotizza che “il Patto del Nazareno sia stato effettivamente preordinato a pilotare illegittimamente le riforme in atto nel Paese e a decidere chi nominare come futuro inquilino del Colle”. E adombra anche pressioni sulla Corte costituzionale affinché dichiarasse illegittima solo una parte del Porcellum ma non il Parlamento eletto con quel sistema di voto. Per una verifica dell’ipotesi chiede “l’acquisizione dei tabulati telefonici dei giudici costituzionali, in primis del professor Giuliano Amato” e di possibili “contatti tra gli stessi giudici, il presidente della Repubblica e alti dirigenti di partito”.

La procura di Roma conferma l’apertura di un fascicolo “senza ipotesi di reato né indagati”. Un atto dovuto, viene spiegato. Tutto il gruppo parlamentare M5S condivide ufficialmente l’iniziativa di Colletti, la fa propria e la pubblica sul blog di Grillo dove campeggia un editoriale a firma di Aldo Giannulli. È uno stop a qualsiasi dialogo con il Pd e Matteo Renzi sulla legge elettorale ed, eventualmente, sul nuovo nome da indicare per la presidenza della Repubblica. “Renzi non si illuda di nessuna politica dei due forni: il pane del M5S non si compra con qualche spartizione di posti”. Un segnale rivolto al Pd ma anche a chi nel partito immagina accordi con Renzi.

Immediate le reazioni. Il presidente dell’assemblea dem, Matteo Orfini, la bolla come la “cretinata del mese”. Per Daniela Santanché di Forza Italia si tratta di una “chiara dimostrazione di una vuotezza argomentativa” del M5S. Ci va duro il deputato Pd Eduardo Fanucci: “Dopo le scie chimiche, i microchip sotto pelle e le sirene, tralasciando gli alieni di area 51, abbiamo l’ennesima prova della funzione dei 5 Stelle in parlamento: impegnare la magistratura su sesquipedali bischerate prive di ogni fondamento”.

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