Sagliocco e l’ingresso dei dipendenti: “Chi doveva capire ha capito”

di Nicola Rosselli

Giuseppe Sagliocco Aversa. Controlli diretti del sindaco Giuseppe Sagliocco che per due giorni di seguito ha vigilato sull’ingresso dei dipendenti comunali al varco dei tornelli.

Torna alla ribalta il “sindaco sceriffo” che, così come aveva fatto nei primi mesi del suo incarico con altre questioni chiedendo una sorta di tolleranza zero, ha scelto di essere direttamente coinvolto nella gestione del personale dipendente dal comune, verificando se fossero in regola i loro ingressi nella casa comunale in prima persona.

E’ lo stesso Sagliocco che, però, cerca, in un primo tempo, di sminuire quanto fatto, per poi esporre chiaramente la sua visione della situazione. “Si è vero, – risponde il primo cittadino quando gli viene chiesto del perché della sua presenza, di buon’ora, presso i tornelli della casa comunale per i giorni di lunedì e martedì – sono stato presente all’ingresso per verificare se effettivamente i badge dei dipendenti, i tesserini marcatempo per capirci, funzionassero o meno. Ma nulla più. Si è trattato solo di una verifica tecnica e nulla più, nessun controllo”.

Incalzato dal cronista, poi, continua: “Di mattina sono abituato ad arrivare presto, intorno alle 8, al comune e, poiché ci sono delle situazioni croniche ho deciso che vanno risolte. Intendevo solo verificare se c’era qualcosa che non andava per quanto riguarda gli ingressi dei dipendenti”.

Alla domanda sul riscontro di qualche possibile illecito Sagliocco chiude affermando: “Attenzione, ci sono solo delle sensazioni per cui ho voluto lanciare un messaggio in prima persona e credo che coloro ai quali era diretto il messaggio abbiano capito. Insomma, dopo questa mia presenza ai tornelli della casa comunale, spero che in un prossimo futuro non debba essere costretto ad adottare provvedimenti disciplinari”.

Un’operazione che fa letteralmente sobbalzare il consigliere comunale del Pd, Marco Villano, che, in proposito, dichiara: “Il sindaco ha sbagliato mestiere. Lui non è il dirigente del comune, ma il primo cittadino. Prendiamo atto con piacere di questa sua iniziativa, ma non crediamo sia la strada giusta per risolvere il problema”.

“Se Sagliocco – continua l’esponente democratico normanno – è a conoscenza di qualche situazione particolare la renda pubblica, la segnali a chi di dovere, altrimenti siamo all’ennesima farsa. Certi fenomeni vanno combattuti in maniera istituzionale. Da anni andiamo chiedendo l’istituzione dei nuclei comunali di valutazione affinché si possa effettivamente valutare l’attività sia dei dirigenti che dei dipendenti comunali, ma la maggioranza di centro destra su questo versante fa orecchie da mercante”.

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