Blair e la moglie possibili obiettivi di un attentato

di Redazione

 Londra. L’ex primo ministro britannico Tony Blair e la moglie Cherie erano finiti nel mirino di un possibile attacco terroristico.

È quanto emerge dal processo, in corso a Londra, a Erol Incedal, accusato di organizzare atti terroristici simili a quello di Mumbai del 2008 e di essere in possesso di un documento intitolato “Preparare bombe” su una scheda di memoria. Il procuratore Richard Whittam, aprendo il processo che si tiene a porte chiuse, ha riferito ai giurati che Incedal è stato fermato il 30 settembre 2013, per una infrazione stradale.

All’interno dell’auto, una Mercedes nera su cui viaggiava, la polizia ha trovato, nascosto nella custodia degli occhiali, un pezzo di carta con l’indirizzo di un immobile di proprietà di Blair. “Nel contesto del caso e nelle prove, si potrebbe pensare che questo indirizzo abbia qualche significato”, ha spiegato Whittam. L’uomo, di 26 anni, nega ogni accusa.

L’indirizzo dell’abitazione dell’ex premier fu ritrovato nell’auto di Incedal nel settembre dello scorso anno, mentre nel suo telefono cellulare vennero rinvenute le foto di una sinagoga e materiale inneggiante ai jihadisti dello Stato Islamico.

Alcune udienze e atti del processo, ha annunciato il giudice, verranno tenuti segreti. Ad un “numero limitato di giornalisti” sarà consentito di partecipare e prendere visione delle prove, senza però poter diffondere il contenuto delle udienze.

Incedal fu arrestato insieme ad un altro 26enne londinese, Mounir Rarmoul-Bougadjar. Entrambi furono tra l’altro trovati in possesso di schede di memoria contenenti le istruzioni per la fabbricazione di ordigni esplosivi.

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