Scippo in Via Seggio, confermato l’arresto per De Luca

di Nicola Rosselli

Cristian Shiro De LucaAversa. E’ uno scippatore seriale Cristian Shiro De Luca, il giovane di Villa Literno, che, nella notte tra il 13 e 14 settembre scorso, in compagnia di un complice, ha quasi ridotto in fin di vita la studente lavoratrice di 23 anni, Francesca di Donato, originaria di Sant’Antimo, ma residente da tempo a Trentola Ducenta, …

… che sino a pochi minuti prima aveva lavorato in uno dei locali più alla moda della movida aversana di via Seggio. Gli uomini del commissariato di Aversa che, coordinati dal dirigente Paolo Iodice, avevano sin dalle prime ore successive allo scippo, individuato i due giovani, anche grazie ad una famigerata Fiat Punto di colore scuro e ad alcuni fotogrammi di telecamere di videosorveglianza degli esercizi commerciali, hanno, infatti accertato che il giovane ha compiuti almeno altri tre scippi con le stesse modalità in quello stesso posto, alla confluenza di via Seggio con piazza Marconi.

Solo che nei tre precedenti casi si era avuto ‘solo’ lo scippo, senza conseguenze fisiche per le malcapitate vittime. Nei suoi confronti il competente magistrato presso la procura del tribunale di Aversa – Napoli Nord ha emesso la conferma dell’arresto avvenuto a Sassuolo, in Emilia, nei giorni scorsi. Proprio in relazione all’episodio dell’arresto emergono ulteriori particolari.

Il giovane, immediatamente dopo l’ultimo scippo, quando ha intuito che questa volta l’avevano fatta grossa e che stavano per essere arrestato, ha raggiunto il comune emiliano (dove aveva dei conoscenti) senza portarsi dietro nemmeno il telefonino cellulare per non lasciare tracce dietro di se. Quando gli agenti lo hanno finalmente individuato in un bar del paese, mentre era intento a giocare a poker con alcuni compaesani immigrati al Nord, dapprima ha cercato di scappare.

Poi, quando è stato bloccato, ha cercato di defilarsi provando a rifilare agli agenti, giunti da Aversa, un falso nome. Ma lo stratagemma non è riuscito e per lui, dopo le formalità disbrigate presso gli uffici del commissariato di Sassuolo, è iniziato il viaggio verso Aversa con tanto di manette.

Intanto, il cerchio sembra stringersi anche intorno al complice di De Luca che, anche se la circostanza non viene confermato dagli investigatori, sarebbe stato anch’egli identificato e, al momento, sarebbe attivamente ricercato. Probabilmente anche lui, come il suo amico, avrà cercato un rifugio sicuro lontano dalla zona di origine con la speranza che si calmino le acque e si allenti il livello di attenzione nei suoi confronti.

La Polizia: “I cittadini non hanno collaborato”. Non hanno collaborato gli aversani. Non hanno collaborato i giovani e gli altri attori della movida di via Seggio e dintorni. I vertici della polizia cittadina non fanno misteri sulla mancata collaborazione dei cittadini che erano presenti o che, in qualche modo, avrebbero potuto fornire indicazioni preziose su quanto avvenuto in quella tragica notte tra il 13 e 14 settembre scorso. I poliziotti non nascondono che sarebbe state necessario molto meno delle due settimane che ci sono volute per giungere all’arresto del primo dei due scippatori se chi sapeva avesse collaborato, piuttosto che affiggere manifesti anti movida o fare dichiarazioni contro le forze dell’ordine accusate di essere assenti nelle serate di movida, soprattutto quelle di fine settimana, quando centinaia di giovani giungono ad Aversa dai centri dell’Agro e dai paesi dell’hinterland settentrionale di Napoli.

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