Risse al Seggio e al Parco Coppola: la movida sempre piu’ “Far West”

di Nicola Rosselli

 Aversa. Scazzottata alla western in un locale della zona di via Seggio e maxi zuffa (più che rissa) al parco Coppola, nei pressi del luogo in cui trovò la morte il giovanissimo Emanuele di Caterino, accoltellato quando non era ancora quindicenne, nell’aprile del 2013.

Stenta a trovare pace la movida normanna che nelle serate di venerdì e sabato ha vissuto altre due storie che sarebbe stato meglio non raccontare. Due storie che rendono vani anche i tentativi, encomiabili, delle associazioni di categoria come “Pass Seggio” che stanno creando interessanti happening per coinvolgere non solo i giovani ma le famiglie.

Nella notte tra venerdì e sabato, in piazzetta San Paolo, una tavolata di amici visibilmente ubriachi vede i commensali rifiutarsi di pagare il conto al titolare del locale ‘Belli di mamma’. Ne nasce una scazzottata, con sedie e stoviglie che volano. Solo la fortuna ha voluto che non ci fossero conseguenze particolari se non per il locale. Non a caso, il fratello del titolare, Paolo Vassallo, ha riportato su Facebook il proprio disappunto: “Il 19 dicembre del 2012 abbiamo aperto un piccolo locale nel centro di Aversa con entusiasmo ed immersi in un fermento che stava nascendo e che vedevamo come un’occasione per il nostro territorio…Abbiamo sudato per costruire un’idea, un progetto d’impresa nuovo, un posto dove poter condividere piaceri e passioni con vecchi e nuovi amici. Ieri sera siamo stati vittima di un episodio violento, che non rientra nelle nostre dinamiche di pensiero e nei nostri principi di vita e di impresa; siamo mortificati per chi ieri ha dovuto assistere ad un’aggressione al locale, senza criterio né fondamento e che ha, purtroppo, danneggiato lo stesso non garantendoci la possibilità di aprire questa sera e di offrire quel servizio di qualità che ci contraddistingue. Saremo chiusi non solo per sistemare la location, ma anche e soprattutto come atto di protesta e come segnale nei confronti di coloro i quali vivono di questa tensione, per noi atipica”.

Sabato sera, poi, dopo la denunzia da parte dei vigili urbani, in via Seggio, per due fratelli minorenni di Sant’Arpino per aver tentato di spacciare 20 euro falsi, poco dopo mezzanotte, si sono affrontati nei pressi del bar ‘Le Bistrot’ (completamente estraneo alla vicenda), due bande di ragazzini (età media 16, 17 anni). Le due bande, da quanto si è appreso, “rappresentavano” Casal di Principe e San Marcellino, due paesi i cui giovani sembrano aver scelto Aversa quale teatro delle loro violenze.

Così come accade da anni, oramai, le bande di ragazzini si danno appuntamento sul web sfidandosi per affrontarsi ad Aversa. Il sacrificio del giovanissimo Emanuele di Caterino sembra non essere servito a nulla e a farne le spese sono Aversa e i suoi commercianti che non riescono a vedere arginata l’ondata di violenza alla quale sono di fatto estranei.

L’amministrazione, da parte sua, da aprile 2013 ha messo in strada una pattuglia notturna della polizia municipale sino alle 2-3 del mattino nelle serate di venerdì, sabato e domenica. Il sindaco Giuseppe Sagliocco ha chiesto più volte che vi fosse un coordinamento delle diverse forze dell’ordine, sostenendo che il problema non è solo aversano, poiché in città giungono da fuori centinaia di giovani. Lo stesso Sagliocco è riuscito a portare la vicenda in sede di comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico ed un apio di servizi coordinati si sono avuti. Ora è la volta delle telecamere di videosorveglianza, occhi elettronici di ultima generazione, la cui gara di appalto è stata pubblicata in questi giorni.

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