Ecotransider, Moretti diffida la Regione: “O intervenite o la chiudiamo”

di Antonio Taglialatela

 Gricignano. Passa alle maniere forti il sindaco Andrea Moretti sulla questione Ecotransider e dei miasmi nauseabondi che infestano il territorio di Gricignano.

E lo fa inviando una diffida alla Regione Campania attraverso la quale chiede l’emissione di un “immediato provvedimento” atto ad impedire all’azienda situata nell’area industriale cittadina “di continuare ad arrecare danno all’ambiente ed alla popolazione – si legge – e bloccare le attività responsabili di tali danni fino all’adeguamento degli impianti di salvaguardia ambientale”.

In caso di mancato intervento del governo regionale, il primo cittadino annuncia che, a quel punto, “sarà l’amministrazione comunale a procedere, a tutelare della salute pubblica, all’emissione di un’ordinanza di chiusura dell’impianto”.

L’iniziativa di Moretti arriva dopo lo studio delle documentazioni in possesso del Comune in ordine all’attività dell’impianto della Ecotransider per lo stoccaggio ed il trattamento di rifiuti pericolosi e non pericolosi. La prima riguarda una relazione del Dipartimento ambientale della Seconda Università degli Studi di Napoli che delinea la cronologia degli atti e fornisce un quadro delle prescrizioni e delle diffide, “totalmente disattese”, che gli Enti hanno impartito all’azienda.

Un’altra racchiude le diffide emesse dalla stessa Regione Campania (numero 0740892 del 28 ottobre 2013 e numero 0366913 del 28 maggio 2014) dalle quale si evincono “attività non autorizzate”, tra cui anche il sistema di abbattimento delle emissioni odorigene, fondamentale per la natura stessa delle attività, che vengono svolte dall’azienda “in dispregio della normativa vigente e a discapito della salute della popolazione nonché dei lavoratori dell’area circostante lo stabilimento”.

Dalla valutazione dell’ultima diffida della Regione, quella del 28 maggio scorso, scrive Moretti, “non emerge un espresso divieto all’immissione in atmosfera delle esalazioni derivanti dalle attività di stoccaggio della frazione organica putrescibile dei rifiuti, bensì un divieto ad utilizzare predetti impianti di abbattimento degli odori causando così un peggioramento delle condizioni ambientali”.

L’assenza di trattamento delle emissioni odorigene, tra l’altro, “è comprovata – si legge nella documentazione – dai miasmi avvertiti dalla popolazione che rendono di fatto l’aria irrespirabile e che non può oltremodo essere tollerata in quanto chiara violazione delle più elementari norme tecniche relative all’esercizio di impianti di stoccaggio di rifiuti”.

A tal proposito, Moretti sottolinea che “da quando sono iniziate le attività di stoccaggio della frazione umida dei rifiuti urbani le immissioni di esalazioni nauseabonde sono arrivate a livelli tali da essere avvertite anche a distanze considerevoli sia dalla popolazione locale e quella dei paesi viciniori provocando un evidente peggioramento della qualità della vita e limitazioni alla libertà personale dei cittadini che si trovano costretti a vivere con le imposte serrate anche in estate”.

E ribadisce che l’amministrazione comunale, per la valutazione della qualità dell’aria e dell’acqua sul territorio comunale, ha stipulato un accordo inerente un progetto di ricerca di interesse comune con la Seconda Università di Napoli per verificare i livelli di inquinamento dell’aria sul territorio comunale e quantificare il livello di rischio sulla popolazione esposta a sostanze pericolose per la salute”.

Considerato, in sintesi, che “l’esercizio dell’attività di stoccaggio dei rifiuti organici è condotta in modo difforme a quanto previsto in tali casi”; che “l’immissione in atmosfera di sostanze odorigene e microorganismi, potenzialmente pericolosi per la salute (ammoniaca, acido solfidrico, mercaptani, eccetera) sta arrecando danno alla qualità della vita della popolazione residente; e che le attività dell’azienda “non sono regolarmente autorizzate secondo un iter completo e conclusivo”, il sindaco, anche richiamando le ordinanze (9/11 del 16 giugno 2011 e 27/12 del 16 ottobre 2012) emanate dalla commissione straordinaria che ha retto per oltre due anni il Comune di Gricignano, a seguito di violazioni delle disposizioni contenute nei decreti autorizzativi ai sensi della normativa vigente, intima alla Regione di intervenire d’urgenza poiché, evidenzia Moretti, “l’amministrazione comunale non può esimersi dall’agire, nell’interesse della popolazione, per trovare la soluzione al problema che deve essere eliminato quanto prima”.

SCARICA LA DIFFIDA INVIATA ALLA REGIONE

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