Tribunale, si tenta ridimensionamento. Martedì riunione al Ministero

di Nicola Rosselli

Pasquale Giuliano Aversa. “Che l’istituzione del tribunale di Aversa sia stata ostacolata da potentati politici, giudiziari e forensi è a tutti noto. Speravo, dopo l’istituzione, che gli animi si fossero placati, ma mi sbagliavo, c’è ancora una fronda importante che sta tentando di ridimensionarne circondario”.

A lanciare l’allarme l’ex sottosegretario alla Giustizia e più volte parlamentare Fi-Pdl Pasquale Giuliano, da molti considerato il vero artefice del tribunale aversano. “Mi spiego, – dice Giuliano – martedì prossimo ci sarà una riunione indetta al ministero, ufficialmente per parlare del tribunale di Santa Maria. Aversa non è stata invitato ma sarà oggetto della discussione. Si vuole individuare un’area (Casal di Principe, Frignano, San Cipriano e Casapesenna, ndr) particolarmente importante, da sottoporre a Santa Maria Capua Vetere. Si adottano le stesse motivazioni che furono invocate quando si criticò l’istituzione, da me proposta, della corte di appello a Caserta: ci sarebbe stata una Dda ‘troppo vicino, almeno territorialmente’ ai casalesi. Dichiarazioni offensive allora, offensive ora. Se questo dovesse accadere si costituirebbe una sorta di territorio infame marchiato per sempre, per il quale si creerebbe una sorta di ‘tribunale speciale’”.

L’ex senatore, che è stato anche magistrato, continua: “Questi tentativi maldestri e offensivi devono essere affrontati con durezza e chi di dovere deve dare una risposta seria e coerente facendo funzionare tribunale di Aversa, concedendogli uomini e mezzi. Il tribunale di Aversa lamenta ancora carenza di organico magistratuale e amministrativo che costringe i magistrati e il personale a lavori insostenibile. Malgrado questo, tuttavia, l’ultimo recente episodio di un efferato omicidio in zona, risolto in tempi brevissimi, ha confermato che la professionalità dei magistrati della procura di Aversa non è seconda a nessuno e che i sacrifici danno risultati encomiabili, ma non si può costringere a tour de force insostenibili per tempi lunghi. Mi premurerò di sollecitare il sindaco di Aversa e quelli dell’Agro perché si ponga fine a questi miserevoli sotterfugi che sono ispirati a bieco campanilismo e da personalismi da prima donna. Il tribunale di Aversa è una realtà che va tutelata così come è stara immaginata e costituita e spetta ora agli organi competenti assicurarne efficienza e celerità. Tutto il resto appartiene a logiche che vanno condannate in maniera ferma, soprattutto da Aversa che con il tribunale ha accresciuto quella centralità che le spetta nell’ambito di un territorio che richiede ordine, legalità. Tornare indietro rappresenterebbe una sconfitta per la democrazia e per lo Stato. Tutto questo rappresenterò al sottosegretario Cosimo Ferri che sarà martedì ad Aversa”.

Di tutt’altro avviso la senatrice casertana del Pd Rosaria Capacchione che sul tema ha avuto da sempre una posizione opposta a quella di Giuliano. “Non si tratta – ha dichiarato la giornalista e parlamentare da anni sotto scorta – di una fronda. Sul tema dell’istituzione del tribunale di Aversa era contrario il ministero, anche, se, poi, il tribunale è stato istituito lo stesso per accontentare esigenze campanilistiche. Da parte mia è da oltre un anno che mi spendo per non far spacchettare i processi sul clan dei casalesi. Non si tratta di capacità dei magistrati, attenzione. Così com’è, così grande, con un circondario così vasto e popolato non può funzionare anche quando gli organici saranno al completo. Per quanto riguarda l’incontro di martedì al ministero, di cui si parla, lo apprendo adesso. La mia posizione è pubblica e nota e non c’è bisogno di sotterfugi per perseguirla. Spero che il ministro Orlando si convinca della bontà della proposta”.

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