Yara, fermato il presunto assassino: incastrato dal Dna

di Mena Grimaldi

  Bergamo. Svolta nelle indagini sull’omicidio della tredicenne di Brembate di Sopra, Yara Gambirasio, avvenuto tre anni fa.

Fermato il presunto assassino: si chiama Massimo Giuseppe Bossetti, 45 anni, nato da una relazione clandestina tra il camionista Giuseppe Guerinoni (morto nel ‘99) e una donna del luogo, che faceva le pulizie a casa dei Gambirasio.

La conferma arriva direttamente dal ministro dell’Interno Angelino Alfano: “Le forze dell’ordine, d’intesa con la magistratura, – spiega il titolare del Viminale – hanno individuato l’assassino di Yara Gambirasio. Ringraziamo tutti, ognuno nel proprio ruolo, per l’impegno massimo, l’alta professionalità e la passione investiti nella difficile ricerca di questo efferato assassino che, finalmente, non è più senza volto”. “Siamo in una fase delicatissima”, si è limitato a dire il procuratore della Repubblica di Bergamo, Francesco Dettori.

Il presunto assassino di Yaraèsposato, contre figli. Lavora come muratore ed è incensurato.Ha una sorella gemella. Vive a Mapello, un paese vicino a Brembate. Lo stesso luogo dove si sono concentrate a lungo le indagini perché proprio lì si spegne definitivamente il cellulare di Yara. Sempre a Mapello si trova il cantiere dal quale sono partite le indagini che avevano portato sulle tracce, poi risultate sbagliate, del lavoratore immigrato.

A lui si è arrivati per la sovrapponibilità del suo Dna con quello di ‘Ignoto 1’, rilevato sul corpo della ragazzina. Il Dna di ‘Ignoto 1’ era stato estratto dalla polizia scientifica.Nel corso dell’interrogatorio, nella caserma del comando provinciale dei carabinieri di Bergamo, Bossetti si è avvalso della facoltà di non rispondere. In caserma è stata convocata anche la moglie. Gli investigatori gli hanno sequestrato una Volvo.

“E’ sereno”, ha fatto sapere l’avvocato Silvia Gazzetti,assegnata d’ufficio a Bossetti, la qualeha ricordato che l’accusa nei confronti del suo assistito è di “omicidio”, che si tratta di un “fermo di indiziato di delitto” e che il 44enne operaio “respinge le accuse. Si è avvalso della facoltà di non rispondere”.

Yara scomparve nel novembre del 2010 mentre si recava in palestra. Il suo corpo fu ritrovato tre mesi dopo in un campo di Chignolo d’Isola.

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