Il professor Raucci va in congedo: il suo saluto alla comunità

di Redazione

 Carinaro. Nel lasciare il servizio attivo dal prossimo primo settembre, desidero rivolgere, con animo grato, al dirigente professor Ernesto Natale, ai colleghi, ai non docenti, al sindaco Annamaria Dell’Aprovitola, agli amici, agli amministratori tutti il mio più vivo ringraziamento per la loro presenza, che mi onora molto.

Ho sempre cercato di “servire” la comunità scolastica in cui ho operato con senso di responsabilità e attenzione costante e non pensavo di meritare tante gratificazioni. Il traguardo del pensionamento per alcuni rappresenta un sogno, per altri uno spauracchio da rimandare più in là possibile ma in ogni caso rappresenta un passaggio fondamentale che prima o poi bisogna affrontare.

Desiderato o temuto è comunque un cambiamento radicale che determina in ognuno tensioni, timori, speranze, progetti o incertezze. Adesso è il mio turno e non posso non provare commozione ripercorrendo le varie tappe della mia vita professionale sin da quando giovane e con qualche capello in più accettai la nomina presso la Scuola Media Petrarca di Carinaro, era il lontano 1975.

Da quel momento fino ad oggi, ogni anno di attività lavorativa ha contribuito ad accrescere la mia maturità umana e professionale, specialmente negli ultimi decenni. Ho incontrato sulla mia strada Presidi dei quali ne ho apprezzato le qualità e da ognuno di loro ho appreso e fatto miei tutti i loro insegnamenti. Alla mente mi vengono i nomi della Preside Palazzino, del Preside Equitani e del Preside Carrese i pionieri di questa scuola.

Negli ultimi anni, poi, la mia strada si è incontrata con il Preside Andrea Izzo. Per dieci lunghi anni sono stato il suo collaboratore. Grande personalità, grande impegno morale, grande umanità, uomo pieno di iniziative, sempre pronto a venite incontro a tutte le richieste. Da Lui ho appreso tanto, grazie Preside, maestro di vita e di professione. A tutti i colleghi di ieri e di oggi rinnovo la mia sincera gratitudine per la fiducia e la comprensione dimostratomi in questi anni, siete Voi gli artefici dei successi della nostra scuola e, con Voi ho tutto condiviso.

Ci sarà sempre un angolo del mio cuore riservato per voi. Al personale non docente va il mio più vivo apprezzamento per l’impegno ed il contributo dato nelle numerose attività che la scuola ha posto in essere. Come non ricordare il piacere di rivolgere un grazie a tutto il personale amministrativo che nonostante le difficoltà che il lavoro presenta, ad ogni mia richiesta ha sempre risposto con la necessaria attenzione, professionalità e “fretta”, su tutti la dott.ssa Anna Apuzzo, direttore dei servizi amministrativi. Un doveroso ringraziamento voglio rivolgere al prof. Ernesto Natale, detto Tonino, nostro Dirigente Scolastico. Il tempo della mia collaborazione è stato poco, due anni, ma sono serviti a conoscerci ed a stimarci reciprocamente. lo ringrazio per la fiducia riposta in me e per tutto lo spazio che mi ha concesso. Il preside Natale è un uomo proiettato al futuro, che sa il fatto suo. Sono sicuro che molto farà per la Scuola di Carinaroe sicuramente se avessimo avuto più tempo avremmo potuto fare molte cose insieme.

Un sincero grazie rivolgo al Sindaco di Carinaro, Dott.ssa Annamaria Dell’Aprovitola ed a tutti i Componenti il Consiglio Comunale, maggioranza e minoranza. Non avrei mai immaginato di meritare tanto. La cittadinanza che mi è stata attribuita mi onora e nel contempo mi commuove. Svolgo la mia azione educativa dal 1975 e da sempre mi sento carinarese.

Ho sempre considerato Carinaro un’oasi nell’agro aversano. Al mio arrivo trovai un ambiente a me favorevole, con degli amministratori sempre attenti alle esigenze della scuola, una popolazione scolastica desiderosa di apprendere e di accrescersi culturalmente, educata al senso del dovere e sensibile ai richiami.

Molto lo si doveva e lo si deve ancora all’opera dell’azione Cattolica del territorio. Furono queste le componenti che mi convinsero a confermare le mie scelte e qui sono ancora oggi dopo ben 38 anni. Infine, permettetemi di rivolgere un pensiero ad una persona a me molto cara, mia moglie Carmela. in questi anni mi ha “sopportato” pazientemente e mi è stata sempre vicino. tante e tante volte ho abbandonato la casa per la Scuola, sempre la Scuola e lei ha sempre capito, anzi, mi ha sempre incoraggiato. Grazie Carmela.

Da parte mia e, finisco, spero di non aver deluso le aspettative di nessuno, Vi prego di non dubitare del mio attaccamento al dovere,a questa Scuola, della quale serberò vivamente un affettuoso ricordo. A tutti, con stima profonda e rinnovata gratitudine, il mio grazie ed il mio più cordiale saluto.

Peppe Raucci

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